La durata del Reddito di Cittadinanza è di 18 mesi: ma cosa succede in caso di nuova domanda?
Reddito di Cittadinanza: la scadenza in caso di nuova domanda dipende dal precedente periodo di fruizione.
Ci sono diversi motivi che portano una famiglia a fare una nuova domanda del Reddito di Cittadinanza: ad esempio una variazione dei componenti del nucleo, oppure l’avvenuta decadenza per scadenza dei 18 mesi indicata dalla normativa.
A seconda dei casi per i quali si presenta la nuova domanda il Reddito di Cittadinanza varia anche la durata della prestazione, fermo restando che il beneficio viene comunque percepito per il periodo in cui se ne continuano a soddisfare i requisiti economici.
A tal proposito, facciamo chiarezza su qual è la durata del Reddito di Cittadinanza in caso di nuova domanda a seconda delle situazioni.
Nuova domanda del Reddito di Cittadinanza in caso di decadenza anticipata
Può succedere che il Reddito di Cittadinanza decada prima della scadenza naturale, fissata a 18 mesi di fruizione. Può accadere, ad esempio, che il nucleo familiare perda i requisiti previsti dalla normativa e che di conseguenza l’Inps faccia scattare la decadenza anticipata.
È quanto successo, ad esempio, a molti beneficiari che in questi giorni hanno rinnovato, come richiesto dall’Inps, l’ISEE, dal quale però è emerso un superamento delle soglie economiche previste dalla normativa.
Per questi è scattata la decadenza del beneficio e solo nel caso in cui dovessero nuovamente rientrare nelle soglie economiche - ad esempio presentando un ISEE corrente - potranno fare una nuova domanda.
Nel caso in cui la domanda dovesse essere accolta, si tornerà a percepire il Reddito di Cittadinanza. Ma per quanto tempo? Ebbene, per il calcolo dei 18 mesi si terrà conto anche di quanto già percepito con la vecchia domanda.
Prendiamo come esempio un nucleo familiare al quale il beneficio è stato tolto dopo 10 mesi di fruizione; in caso di nuova domanda questo verrà erogato per i restanti 8 mesi, e non per tutti i 18 mesi previsti dalla normativa.
Nuova domanda del Reddito di Cittadinanza in caso di cambio nucleo
Come spiegato dalla circolare Inps 43/2019, in caso di variazione del nucleo familiare, quindi se si aggiungono nuove persone oppure qualora se ne tolgano altre, è necessario presentare una DSU aggiornata ai fini ISEE ed - salvo il caso in cui la variazione dipenda da nascita e morte - effettuare una nuova domanda del Reddito di Cittadinanza.
La stessa circolare ci spiega cosa succede alla durata del Reddito di Cittadinanza:
In tale caso, la durata residua del beneficio si applica (sottraendo ai 18 mesi il numero di mensilità già erogate) al nucleo modificato ovvero a ciascun nucleo formatosi a seguito della variazione.
Per il calcolo della durata, quindi, vanno sottratti dai 18 mesi di massima fruizione i mesi percepiti prima della nuova domanda. Quindi, se prima della variazione il nucleo ne aveva percepito per 8 mesi, con la nuova domanda gliene restano altri 10.
Attenzione: ciò vale per tutti i nuclei familiari che si vengono a creare dalla variazione. Prendiamo come esempio Tizio, Caio e Sempronio con quest’ultimo che cambia residenza e va a formare un nuovo nucleo familiare. Sia il nucleo con Tizio e Caio che quello con Sempronio potranno effettuare una nuova richiesta: per entrambi, però, il periodo di fruizione sarà pari ai mesi che mancavano al raggiungimento dei 18 mesi.
Nuova domanda Reddito di Cittadinanza dopo la scadenza naturale
Altro caso in cui si è soliti presentare una nuova domanda del Reddito di Cittadinanza è quello in cui sia decorso il termine naturale dei 18 mesi.
Dopo la scadenza, infatti, è possibile presentare una nuova domanda, dal mese successivo a quello dell’ultima erogazione. Ebbene, in caso di rinnovo la durata del Reddito di Cittadinanza sarà sempre di 18 mesi, ma solo se nel frattempo se ne rispettino i requisiti (come pure gli obblighi).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti