Ultime notizie sulla riforma della Pubblica Amministrazione che cambierà il pubblico impiego: una task force valuterà l’operato dei dipendenti pubblici e deciderà sull’aumento degli stipendi. Ecco come.
Nuove indiscrezioni per quanto riguarda la riforma della Pubblica Amministrazione che dovrebbe cambiare le regole del pubblico impiego.
In base a quanto trapelato sulla riforma messa a punto dal Ministro per semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia dovrebbe essere prevista una task force di esperti che avrà il compito di valutare l’operato dei dipendenti pubblici in vista dell’assegnazione dei bonus di merito in busta paga.
Sono queste quindi le ultime novità che riguardano il testo unico sui dipendenti pubblici predisposto dal Governo Renzi. Per quanto riguarda i tempi della riforma, il provvedimento dovrebbe essere varato dall’esecutivo tra il mese prossimo e la fine dell’estate, al massimo entro l’autunno.
Come avverranno i controlli sull’operato dei dipendenti pubblici? In base a quali criteri verranno decisi gli aumenti di stipendio per i dipendenti della Pubblica Amministrazione?
Vediamo di seguito le ultime news a riguardo sulla riforma della Pa.
Riforma Pa: controlli sugli statali, come avverranno?
Una delle novità contenute nella riforma della Pa allo studio del Governo e di prossima approvazione, riguarda la valutazione dell’operato dei dipendenti pubblici.
Per quanto riguarda i controlli, infatti, la riforma dovrebbe prevedere la predisposizione di pagelle sull’operato degli statali che non saranno più predisposte dal Civit ( Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche ), oggi confluita nell’Autorità anticorruzione, ma da una commissione di cinque membri, esperti di Pubblica amministrazione, che avrà compiti tecnici e consultivi relativi alla produttività degli impiegati pubblici.
Nello specifico tale commissione dovrà guidare il lavoro di controllo degli Oiv, ossia le sezioni giudicatrici che hanno il compito di individuare i cosiddetti «furbetti» ma anche i dipendenti più meritevoli dal punto di vista produttivo.
I criteri di valutazione che dovranno essere adottati dalle singole unità sono quelli che sono contenuti nel decreto relativo alla semplificazione degli enti pubblici.
Riforma Pa: chi avrà l’aumento dello stipendio?
La predisposizione delle pagelle con il meccanismo sopra evidenziato non servirà solamente a penalizzare i fannulloni ma servirà anche a individuare tra i dipendenti pubblici i più meritevoli dal punto di vista della produttività.
Con il rinnovo dei contratti degli statali, infatti, il Governo Renzi ha predisposto 300 milioni di euro che dovranno essere spartiti per l’aumento degli stipendi degli statali.
Non tutti, tuttavia, riceveranno tale bonus. Quali sono dunque i criteri che utilizzerà il Governo per aumentare gli stipendi dei dipendenti pubblici?
I parametri utilizzati per l’erogazione del bonus di merito sono due: l’accreditamento di stipendi non elevati e il merito.
Quindi l’aumento di stipendio dovrebbe essere percepito da quei dipendenti pubblici che non percepiscono stipendi elevati, ossia che non superino un determinato livello di reddito stabilito secondo parametri graduali, e che si siano contraddistinti dal punto di vista della produttività
© RIPRODUZIONE RISERVATA