Il risultato del referendum: è Brexit. Con quasi il 52% dei voti gli inglesi parlano chiaro: il Regno Unito lascia l’UE. Vincitori e vinti
È Brexit.
I risultati del referendum Brexit ad una manciata di seggi parlano chiaro: gli inglesi hanno votato per far uscire il Regno Unito dall’Unione Europea.
I futures sugli indici europei parlano di crollo, il DAX è proiettato a -10%, la BCE ha annunciato una conferenza stampa straordinaria, i mercati asiatici sono in rosso, voci parlano di una dimissione del primo ministro inglese Cameron e torna la paura.
Alta volatilità, forti timori, mercati impazziti: è Brexit, il Regno Unito uscirà dall’UE. Tanto peggio per il sistema finanziario mondiale, che a pochi giorni dal referendum Brexit puntava, invece, sulla permanenza del Regno Unito nell’UE.
Il Regno Unito ha votato per lasciare l’Unione Europea. I voti a favore della Brexit indicano una preferenza per il 51.8%.
David Cameron, che a breve terrà un discorso a commento dei risultati del referendum, si trova ora ad affrontare una forte pressione affinché si dimetta dalla carica di primo ministro del Paese.
Gli inglesi sono corsi in massa alle urne per votare a favore di una Brexit, mentre i voti in Scozia e in Irlanda del Nord hanno mostrato la preferenza per il Remain.
Londra anche ha votato per il NO alla Brexit ma sulle votazione ha pesato la minore affluenza a causa del maltempo.
La sterlina è crollata ai minimi del 1985 sotto quota $1,35. contro il dollaro USA.
La realizzazione dell’effetto domino causato dalla Brexit diventerà concreta nel corso di questa mattina; i futures parlano di un’apertura negativa per il FTSE 100 dell’ 8.8%. Una simili discesa sarebbe la terza peggiore nella storia del mercato azionario inglese.
Il Regno Unito lascia l’UE
Il Regno Unito ha votato per lasciare l’Unione Europea dopo 43 anni con un referendum storico.
Il Leave vince con il 52% contro il 48%: l’Inghilterra e il Galles hanno espresso una forte preferenza per la Brexit, mentre Londra, Scozia e Irlanda del Nord hanno votato in massa per rimanere nell’UE.
Il leader dell’UKIP, Nigel Farage, ha soprannominato questo giorno il «giorno dell’indipendenza» del Regno Unito, ma il fronte Remain lo definisce una «catastrofe».
La sterlina è crollata contro il dollaro ai minimi del 1985.
L’affluenza al referendum è stata del 71,8% - più di 30 milioni di inglesi si sono recati alle urne - l’affluenza più alta dal 1992.
Il Galles e gran parte d’Inghilterra esclusa Londra hanno votato in massa a favore della Brexit.
John McDonnell, vice cancelliere laburista, ha dichiarato che la Banca d’Inghilterra potrebbe dover intervenire per sostenere la sterlina, che ha perso oltre il 3% in pochi istanti all’uscita dei primi risultati, - 6,5% contro l’euro.
È Brexit: “Independence day” per il Regno Unito
Il leader del partito indipendentista inglese, Nigel Farage - che ha lottato negli ultimi 20 anni affinché la Gran Bretagna lasciasse l’Unione europea - ha detto ai suoi sostenitori: «Questa sarà una vittoria per la gente comune, per la gente per bene».
Vince la Brexit: vincitori e vinti
La vittoria di oggi della campagna Leave al referendum del Regno Unito sconvolge i mercato e la politica. Ecco chi sono i principali vincitori e vinti del voto sulla Brexit.
Vincitori dalla Brexit
- Boris Johnson e Michael Gove - I leader della campagna Leave. L’ex sindaco di Londra e il Segretario alla giustizia diventano gli eroi del partito conservatore profondamente anti-UE, verso la guida dell’intero Paese ora che il primo ministro David Cameron si è dimesso.
- Marine Le Pen e Vladimir Putin - Il leader francese del partito anti-immigrazione Front National non ha nascosto il suo sostegno all’uscita del Regno Unito dall’UE.
- Anche il presidente Putin può ritenersi soddisfatto. Un’Europa divisa e distratto non avrà tempo di ostacolare i suoi progetti in Ucraina o sullo sviluppo di una politica energetica comune per ridurre l’influenza di Putin sui mercati del gas in Europa.
- Avvocati - Dopo quattro decenni di legislazione UE, la negoziazione di un nuovo rapporto con il blocco e con il resto del mondo significa una cosa: ore di lavoro per gli avvocati con esperienza in trattati internazionali.
- Oro e beni rifugio - Gli investitori corrono alla ricerca di beni rifugio. L’oro è salito ai massimi di due anni, il franco svizzero tocca i livelli visti l’ultima volta quando la banca centrale ha fatto saltare a sorpresa il peg su EUR/VHF.
- Le aziende legate all’estrazione dell’oro continuano a salire in borsa.
- Dubino, Amsterdam e altri centri finanziari - Irlanda, Paesi Bassi e altri paesi nordici sono tutti in corsa per diventare il nuovo centro economico di riferimento al posto di Londra. La Brexit renderà più difficile per le banche con sede a Londra vendere servizi nell’UE e il possibile blocco all’immigrazione potrebbe avere generare non poche difficoltà ad assumere lavoratori europei.
I vinti dalla Brexit
- David Cameron e George Osborne - David Cameron si è affossato con le sue stesse mani. Il primo ministro ha deciso di indire un referendum nel tentativo di distruggere i conservatori. Poco fa ha rassegnato le sue dimissioni.
- Il suo braccio destro, il Cancelliere Osborne, una volta visto come un probabile potenziale successore, subisce il fallimento del progetto.
- Le grandi banche - I problemi generati dalla Brexit per le banche saranno i più pesanti.
- Ci aspettano anni di incertezza normativa e un crollo delle quotazioni, tagli di commissioni e stop a progetti di fusioni e acquisizioni.
- Fusione Deutsche Boerse e Borsa di Londra - Il progetto della Deutsche Boerse di fondersi con la London Stock Exchange con un’operazione da 14 miliardi di dollari potrebbe subire dei rallentamenti. Secondo l’accordo la sede della nuova società sarebbe dovuta essere a Londra.
- La crescita - La Brexit influirà negativamente su investimenti e assunzioni, come riferito dalla Bank of England. La banca centrale, che si riunirà il prossimo 14 luglio, avrà bisogno di intensificare lo stimolo all’economia tramite la politica monetaria. Il risultato potrebbe essere una recessione, secondo il predidente della BOE Mark Carney.
- Mercato immobiliare di Londra - Citigroup, Morgan Stanley, JPMorgan e BlackRock sono tra le azione che potrebbero tagliare di più i posti di lavoro a seguito della Brexit, il che avrà effetto sui livelli degli stipendi medi e sul prezzo delle case.
Brexit: il processo di uscita del Regno Unito dall’UE
La Gran Bretagna sarà il primo paese in assoluto a lasciare l’Unione Europea dai tempi della sua creazione - ma la vittoria della Brexit al referendum non implica un abbandono immediato del blocco europeo.
Questo processo potrebbe richiedere un minimo di due anni e potrebbe non essere completato fino al 2020 - anno in cui sono previste le prossime elezioni generali.
Il primo ministro dovrà decidere quando attivare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, che darebbe il Regno Unito due anni per negoziare la sua dipartita.
Una volta che l’articolo 50 sarà stato attivato, il Regno Unito non potrà più rientrare senza il consenso di tutti gli Stati membri.
David Cameron ha già dichiarato che avrebbe fatto scattare l’articolo 50 il più presto possibile dopo la vittoria della Brexit.
Il fronte Leave durante la sua campagna ha dichiarato di voler mettere in campo dei forti cambiamenti nell’immediato, prima che il Regno Unito lasci l’Unione europea, come ad esempio arginare il potere dei giudici comunitari e limitare la libera circolazione dei lavoratori, violando potenzialmente gli obblighi previsti dal Trattato del Regno Unito.
Il governo dovrà inoltre negoziare i sui rapporti commerciali futuri con l’UE e fissare nuovi accordi con i paesi extra-UE.
Risultati referendum Brexit
Nonostante le votazioni degli inglesi si concluderanno giovedì 23 giugno alle 22:00 ora locale (23:00 in Italia), il risultato del referendum sulla Brexit e il futuro del Regno Unito nell’Unione Europa verrà reso noto solo 9 ore dopo, alle 07:00 di venerdì mattina 24 giugno 2016 (ore 08:00 italiane). Solo allora sapremo se gli ultimi sondaggi sulla Brexit saranno stati capaci di predire il risultato corretto.
Per il referendum sulla Brexit oggi i seggi saranno aperti dalle 07:00 (08:00) alle 22:00 (23:00) di giovedì 23 giugno 2016.
La Commissione Elettorale inglese prevede un’affluenza di circa l’80 per cento, ben più alta del 66 per cento delle elezioni generali dello scorso anno.
Alla fine dell’orario di apertura per esprime la propria opinione sulla Brexit, migliaia di urne sigillate verranno ritirate da scuole e sale parrocchiali e trasportate in una delle 382 sedi dedicate allo scrutinio dislocate in tutto il Regno Unito.
I risultati del referendum della Brexit verranno resi noti nella mattinata di venerdì nella fascia oraria locale 4:00-07:00 (05:00-08:00 italiane). Per l’ora di colazione, insomma, la preferenza degli inglese sul restare o rimanere nell’UE dovrebbe essere ufficiale e definitiva.
Risultati referendum Brexit: scaletta pubblicazione
La nottata di giovedì sarà tra le più importanti per i mercati azionari e gli equilibri delle politiche internazionali: la risposta alla domanda “Il Regno Unito deve lasciare l’UE” sarà finalmente svelata.
Ecco un’utile scaletta su come e quando verranno pubblicati i risultati del referendum Brexit e su cosa succederà dalla chiusura delle urne di questa sera in poi.
Gli orari espressi sono in ora italiana.
Giovedì 23 giugno ore 23:00
Alle 23:00 di questa sera verranno chiude le urne del referendum in tutto il Regno Unito. Anche se non vi saranno i tradizionali exit poll delle emittenti nazionali in stile elezioni generali, potrebbero essere pubblicati dei risultati di alcuni exit poll alternativi, tra cui anche uno di YouGov.
Venerdì 24 giugno ore 01:30
Per quest’ora dovrebbero arrivare i primi risultati provenienti da tutto il paese. Nonostante sia solo il totale a contare davvero, questi primi risultati sul referendum Brexit potrebbero dare un’idea sulle preferenze espresse dai cittadini inglesi.
Sono 382 le aree di aggregazione per il conteggio delle schede sparse in tutto il Regno Unito e tutte variano per dimensione (da 1.700 a 700.000 aventi diritto al voto). A Sunderland nel nord dell’Inghilterra, Wandsworth a Londra e Foyle in Irlanda del Nord potrebbero essere i primi macroseggi a pubblicare i propri risultati.
Venerdì 24 giugno ore 04:00-05:00
La maggior parte risultati sul referendum Brexit verranno resi noti in questa fascia oraria per un totale del 75% dei voti espressi dalla popolazione inglese.
Le aree principali da tenere d’occhio sono le roccaforti del partito conservatore, tra cui Cheltenham.
Venerdì 24 giugno ore 08:00
I risultati finali del referendum Brexit verranno pubblicati attorno quest’ora direttamente dalla Commissione Elettorale di Manchester.
Venerdì 24 giugno ore 09:00
L’orario di apertura della Borsa di Londra, insieme alle maggiori borse europee. In caso di SI alla Brexit, il trading potrebbe essere sospeso secondo quanto anticipato dal cancelliere George Osborne.
Risultati referendum Brexit: no exit poll
La tensione e l’incertezza attorno al voto sulla Brexit saranno ben più alte che nelle tipiche nottate elettorali: per il referendum Brexit non sono previsti exit poll ufficiale.
Nessun exit poll anche al referendum della Scozia di settembre 2014: il risultato delle votazioni non era noto prima dell’annuncio ufficiale per cui il No aveva vinto con più del 50 per cento dei voti espressi.
Un esempio di scheda per il referendum Brexit
Risultati referendum Brexit: come funziona il conteggio
Per il conteggio, il Regno Unito è stato suddiviso in 382 aree. Ciascuna area avrà il suo risultato, che verrà in seguito unito ai risultati delle altre sezioni.
Questi risultati saranno poi raccolti, verificati da ufficiali addetti e aggregati in 12 circoscrizioni elettorali, che annunceranno il loro risultato solo quando tutte le aree avranno concluso i conteggi.
A differenza delle elezioni generali, in cui i parlamentari devono conquistare la maggioranza nella propria circoscrizione per vincere, ogni voto conta - il che significa che i risultati finali del referendum Brexit verranno resi noti molto lentamente, man mano che le aree avranno annunciato il proprio risultato.
Il risultato della votazione sulla Brexit verrà annunciato da Jenny Watson, il presidente della Commissione Elettorale.
Risultato referendum Brexit: previsioni e anticipazioni
Prima delle 5 di mattina, ore 06:00 in Italia, non accadrà nulla di interessante. Da monitorare, tuttavia, i dati sull’affluenza, che verranno resi noti attorno alle 04:00 italiane: alti livelli di affluenza potrebbero significare più giovani votanti al referendum e maggiori possibilità che il risultato sia un NO alla Brexit.
Il NO alla Brexit potrebbe godere di un buon vantaggio una volta che verranno pubblicate le prime dichiarazioni delle regioni che ad oggi sappiamo essere per la maggioranza pro-UE: Galles, Scozia e Londra.
Delle prime indicazioni di un possibile vantaggio del SI alla Brexit arriveranno per le 5 del mattino ora locale, quando verrà reso noto il risultato del nord-est dell’Inghilterra - notoriamente contro l’UE.
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