Nel documento pubblicato a seguito della riunione del FOMC di luglio il focus è sulla crescita del mercato del lavoro, che potrebbe giustificare un rialzo dei tassi di interesse a settembre.
Il Federal Open Market Committee (FOMC), organismo di politica monetaria della Federal Reserve, è stato impegnato in una riunione di due giorni per discutere sul rialzo dei tassi di interesse e l’andamento di politica monetaria negli Stati Uniti.
In assenza di una conferenza stampa a seguito della riunione del FOMC, è stato rilasciato un documento in cui vengono mostrate le prospettive di politica monetaria, le previsioni sull’andamento dell’economia statunitense nella prospettiva di un rialzo dei tassi di interesse entro la fine dell’anno.
Si tratta della 54esimo incontro della Fed senza che vi sia un innalzamento dei tassi di interesse, il che lascia molti investitori ancora con il fiato sospeso.
“La Commissione continua a ritenere che i rischi per le prospettive delle attività economiche e il mercato del lavoro sono in uno stato più o meno bilanciato. Ci si aspetta che l’inflazione rimanga intorno al suo basso livello attuale nel breve termine, ma la Commissione si aspetta che l’inflazione aumenti gradualmente al 2% nel medio termine man mano che il mercato del lavoro migliora ancora e diminuiscono gli effetti transitori dei declini energetici e dei prezzi per l’importazione”.
In poche parole, il rialzo dei tassi deve attendere, per ora. Bisognerà vedere se il continuo miglioramento del mercato del lavoro ad Agosto potrà giustificare a un incremento dei tassi d’interesse alla prossima riunione di settembre.
A quanto pare il presidente della Banca Centrale degli USA, Janet Yellen, continua ad essere “dovish”.
Forse, in un’ottica positiva, è da notare che il numero di parole della dichiarazione del FOMC di luglio è di 539, il più basso dall’Agosto 2012. Avevano ragione dunque i giornalisti che avevano previsto una riunione “noiosa”.
Se ad Agosto il mercato del lavoro non avrà raggiunto la stabilità sufficiente è possibile che la Fed ritardi l’innalzamento dei tassi d’interesse fino a Dicembre.
La promessa della Fed rimane chiara:
“La Commissione continua a monitorare gli sviluppi dell’inflazione con attenzione”
Paul Donovan, economista globale alla UBS Investment Bank, ha detto in un’intervista alla CNBC:
“La Yellen ha sempre detto che quando i salari saliranno tra il 4 e il 5 percento allora alzeranno i tassi di interesse”.
Per adesso dovremo attendere settembre.
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