In visita a Rimini, Matteo Salvini sulla questione delle baby-gang ha ribadito l’intenzione di voler lavorare al ripristino del servizio civile e militare obbligatorio per ragazzi e ragazze.
Matteo Salvini vuole reintrodurre il servizio militare e civile obbligatorio. Non è la prima volta che il leader della Lega insiste sul tema, con l’occasione per rilanciare la sua proposta che è stata la visita a Rimini in vista delle elezioni amministrative che si terranno a inizio ottobre.
Anche se i fatti sono avvenuti a Riccione, il motivo scatenante di questa rinnovata volontà di ripristinare la leva militare obbligatoria è stato il caos creato di recente da alcune baby-gang, che si sono rese responsabili di atti di vandalismo in Riviera.
“Lavoriamo per reintrodurre un bel annetto di servizio civile e servizio militare obbligatorio per ragazze e ragazzi - ha spiegato Salvini - A qualche cretino che va a sfasciare macchine e aggredire le persone magari renderebbe le idee un po’ più lucide”.
In verità si tratta di una proposta già lanciata da Matteo Salvini durante il primo governo Conte, quando era ministro dell’Interno, che il senatore ora ha voluto rilanciare in virtù del ritorno della Lega tra le fila della maggioranza di governo.
Salvini e il pallino del servizio militare obbligatorio
Nell’aprile del 2019 nel corso di una visita a Pinzolo, Salvini così si era espresso sul tema: “Da settembre l’educazione civica diventerà materia obbligatoria nelle scuole e inoltre dovremo anche reintrodurre il servizio militare obbligatorio, magari nel Corpo degli Alpini”.
In precedenza il leader della Lega ci aveva già provato nell’agosto del 2018 “lo abbiamo messo in una proposta di legge che reintroduca il servizio di leva su base regionale per sei mesi”, aggiungendo poi che “farebbe il bene di tante ragazze e ragazzi, serve il servizio militare per insegnare l’educazione ai ragazzi”.
Bisogna ricordare che il servizio militare obbligatorio è stato abolito in Italia nel 2000 per volontà dell’allora governo D’Alema, con la norma che è entrata in vigore nel 2005 quando la Lega era parte della maggioranza che sosteneva il secondo esecutivo Berlusconi.
Una proposta di legge sul “ripristino del servizio militare e civile obbligatorio in tempo di pace e delega al Governo per la sua attuazione”, è stata presentata nel 2017 dal deputato leghista Davide Caparini, firmata poi anche da altri big del partito come Giancarlo Giorgetti, Massimiliano Fedriga e Nicola Molteni.
Alla fine però non se n’è fatto nulla, vista la contrarietà sul tema da parte non solo del centrosinistra, ma anche di una fetta del centrodestra che ha definito la proposta romantica ma ormai non attuabile.
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