Nove dispositivi della serie Galaxy a rischio attacco a causa di una backdoor. Ecco quali sono
Attenzione alle backdoor, cosa sono? Ve lo spieghiamo tra un secondo.
Un gruppo di programmatori sostiene che gli smartphone appartenenti alla famiglia Samsung Galaxy sarebbero vulnerabili a possibili attacchi hacker a causa di una porta sul retro, “backdoor” appunto che potrebbe essere utilizzata per “entrare nel dispositivo” e accedere ai dati esso contenuti, inviandoli in remoto.
L’analisi
È stato Paul Kocialkowski, sviluppatore di una versione modificata di Android chiamata Replicant, a trovare questa falla.
Secondo lui infatti all’interno dei Galaxy ci sarebbe una baseband (la parte che si occupa di “dialogare” con la rete cellulari) con dentro delle backdoor che, sfruttate da mani esperte, potrebbero permettere loro di accedere ai dati personali, copiarli, inviarli o cancellarli.
Insomma delle vere e proprie porte che un bravo hacker non avrebbe problemi a utilizzare per violare i vostri smartphone.
Sono in molti a sostenere che questi comandi siano stati inseriti proprio da Samsung per accedere ai dati dei propri clienti. Lo stesso Kocialkowski non lo esclude:
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È possibile che questi comandi siano stati aggiunti per scopi leciti, senza l’intenzione di arrecare un danno includendo una backdoor. In ogni caso il risultato è lo stesso permettendo al modem di accedere ai dati salvati sul telefono".
Il problema è che chiunque possieda una conoscenza tecnologica alta può provare a usarle per scopi illeciti.
Dispositivi vulnerabili
Kocialkowski ha anche fornito un elenco dei dispositivi vulnerabili. Gli smartphone a rischio attacco sarebbero:
- Nexus S (I902x),
- Galaxy S (I9000),
- Galaxy S 2 (I9100),
- Galaxy Note (N7000),
- Galaxy Nexus (I9250),
- Galaxy Tab 2 7.0 (P31xx),
- Galaxy Tab 2 10.1 (P51xx),
- Galaxy S 3 (I9300),
- Galaxy Note 2 (N7100).
Samsung al momento tace, ma data l’eco internazionale della notizia, prima o poi sarà costretta a dare qualche risposta.
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