Una compagnia tech cinese ha pagato i fornitori di Samsung per rubare la tecnologia dello schermo OLED flessibile e indistruttibile. La vicenda.
La procura della Corea del Sud ha accusato ben nove persone e due società in Cina per aver ceduto illegalmente l’esclusiva tecnologia OLED, relativa allo schermo curvo ideato e sviluppato da Samsung.
Con il lancio previsto per il prossimo anno di Samsung Galaxy S10 con display curvo, unito al primo smartphone pieghevole della casa Infiny Flex, è chiaro come la compagnia stia puntando tantissimo su questa nuova feature.
La tecnologia OLED è una delle più richieste negli smartphone e negli schermi top di gamma, presente anche su iPhone Xs e Xs Max, e ora potrebbe essere stata messa seriamente a rischio.
Un furto per quasi 14 milioni di dollari
Il fornitore di Samsung Toptec Co Ltd, che produce apparecchiature automatizzate per realizzare pannelli di visualizzazione per telefoni cellulari, è stato accusato di aver venduto a una compagnia cinese rivale (i cui nomi non sono stati divulgati) informazioni top secret sui pannelli OLED di Samsung per 15 miliardi di won (13,8 milioni di dollari). Il gruppo ha negato qualsiasi illecito, ma la notizia ha fatto crollare le sue azioni del 20%.
“La nostra azienda non ha mai fornito tecnologia industriale o segreti commerciali Samsung Display a un cliente cinese, e la nostra società collaborerà pienamente con la legge per scoprire la verità”, ha dichiarato Toptec in un comunicato.
Corea del Sud su tutte le furie
Per la Corea del Sud il furto di proprietà intellettuale è un tema sensibile e di importanza nazionale, specialmente nel suo intento di mantenere una sorta di restringimento tecnologico nei riguardi della Cina.
In una nota ufficiale, Samsung Display ha dichiarato di essere “scioccata in merito ai risultati delle indagini dei pubblici ministeri, in un momento come questo in cui i competitor stanno intensificando la loro rivalità sul piano della tecnologia”, sottolineando che avrebbe seguito da vicino la questione del processo.
Ma come sarebbe avvenuto il furto? Stando agli atti, il fornitore della Corea del Sud avrebbe trasferito la cosiddetta tecnologia di laminazione 3D (insieme ad altre specifiche e attrezzature) a un fabbricante di schermi cinese tra maggio e agosto, andando a violare l’accordo di non divulgazione pattuito con Samsung: i colpevoli sarebbero stati colti in flagrante mentre erano intenti a caricare altri pezzi su una nave diretta verso la terraferma cinese.
Secondo i procuratori sudcoreani il fornitore avrebbe venduto la tecnologia appartenuta a Samsung in seguito a un calo delle vendite: il CEO della compagnia accusata avrebbe quindi creato una società falsa, volta a coprire l’illecito giro di affari.
Un bel danno per Samsung, che ha speso 150 miliardi di won e impiegato circa 6 anni e un team di 38 ingegneri per sviluppare al meglio la tecnologia OLED, designata come brevetto nazionale protetto dalle leggi sulla protezione della tecnologia industriale della Corea del Sud.
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