Secondo il Financial Times verranno analizzate le emissioni di autoveicoli prodotti da altre case automobilistiche: BMW, Mercedes, Chrysler, GM e Land Rover.
Rischia di allargarsi lo scandalo sulle emissioni inquinanti dei veicoli Volkswagen. Stando a quanto riportato dal Financial Times, l’EPA (Environmental protection agency), analizzerà un totale di 28 veicoli diesel prodotti da BMW, General Motors, Land Rover, Chrysler e Mercedes.
Il tutto per verificare se il software che falsifica le emissioni inquinanti utilizzato da Volkswagen sia un caso isolato oppure solo l’inizio di uno scandalo che potrebbe travolgere tutto il comparto auto mondiale.
Tra i modelli coinvolti nei test dell’agenzia statunitense troviamo la BMW X3, la Mercedes Classe E250, Il Grand Cherokee di Chrysler e Il Range Rover TDV6.
Le auto verranno prelevate a campione da società di noleggio e da privati cittadini, che nel frattempo riceveranno vetture sostitutive. Verrà analizzato un veicolo per ogni modello, ma nel caso in cui vengano rilevati valori sospetti o non conformi l’indagine verrà ampliata.
Scandalo Volkswagen: gli sviluppi in Italia
Volkswagen ha annunciato che in Italia le vetture che montano il software che falsifica i risultati delle emissioni inquinanti sono circa 650mila, ognuno dei quali sarà oggetto di intervento da parte della casa automobilistica tedesca.
L’Autorità garante della concorrenza e del Mercato ha deciso di avviare un procedimento istruttorio, con l’ipotesi di pratiche commerciale scorrette, nei confronti della Volkswagen e della sua filiale per la distribuzione di autoveicoli del Gruppo in Italia. La pratica riguarderebbe una condotta scorretta relativa a numerosi modelli commercializzati dal Gruppo Volkswagen dal 2009 al 2015 con i marchi Volkswagen, Audi, Seat, Skoda.
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Le reazioni in Borsa
Volkswagen continua la serie di ribassi perdendo in questo momento il 4,85% (91,85€) a Francoforte. Bmw registra un -1,53% a 77,10€, Daimler è scambiata a 63,05€ in calo del 2,10%, stabile General Motors è in leggero rialzo(+0,82% a 30,92$) mentre FCA guadagna l’1,17% a 12,01€, in ribasso dai massimi di giornata.
Il gruppo guidato da Sergio Marchionne beneficia dei risultati incoraggianti arrivati dalle immatricolazioni in aumento negli Stati Uniti.
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