Obbligo di vaccino e sanzioni per i medici che lo sconsigliano. Queste le linee-guida emerse durante la Conferenza delle Regioni. Ecco le ultime novità.
La Conferenza delle Regioni ha dato il via libera alla Conferenza Stato-Regioni all’introduzione dell’obbligo di vaccinazione per i bambini che devono iscriversi a scuola e delle sanzioni per i medici che si oppongono al vaccino o semplicemente lo sconsigliano.
Sergio Chiamparino, presidente della Conferenza delle Regioni, ha così appoggiato il Piano nazionale della prevenzione sui vaccini 2016-2018 proposto dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ma sottolineando la necessità di una preventiva “verifica delle priorità e dei fondi contenuti nel Piano.”
Chiamparino ha poi specificato che l’intesa non è ancora stata raggiunta in quanto il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha chiesto tempo per analizzare i costi dell’operazione.
Obbligo di vaccino: cosa prevede il Piano nazionale
Il Piano nazionale della prevenzione vaccinale 2016-2018 del Ministro Lorenzin prevede l’obbligo di vaccinare i bambini per poterli iscrivere a scuola (per fare questo è però necessario aggiornare la normativa. Attualmente è stabilito l’obbligo di vaccinazione, ma non è prevista alcuna sanzione).
Il Piano nazionale, così come approvato dalla Conferenza delle Regioni, prevede, inoltre, sanzioni disciplinari o contrattuali per i medici che fanno obiezione di coscienza, che cioè negano o anche soltanto sconsigliano il vaccino ai propri pazienti.
Il testo del Piano nazionale così dispone in merito agli obiettori:
Ogni operatore sanitario, e a maggior ragione chi svolge a qualsiasi titolo incarichi per conto del Servizio Sanitario Nazionale, è eticamente obbligato ad informare, consigliare e promuovere le vaccinazioni in accordo alle più aggiornate evidenze scientifiche e alle strategie condivise a livello nazionale. La diffusione di informazioni non basate su prove scientifiche da parte di operatori sanitari è moralmente deprecabile, costituisce grave infrazione alla deontologia professionale oltreché essere contrattualmente e legalmente perseguibile.
Obbligo di vaccino: ostacoli al Piano nazionale
La proposta presenta, però, incontra non pochi ostacoli sia di ordine normativo che economico.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha chiesto tempo per valutare quelli che sono i costi di questa proposta e soprattutto le modalità per finanziarla.
Secondo le prime stime, il costo complessivo dei vaccini inserito nel calendario vaccinale, secondo il prezzo corrente, ammonta a circa 620 milioni di euro.
Il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Padoan ha dichiarato che
La richiesta di rinvio è motivata da ragioni tecniche. Il testo è complesso e il tempo per analizzarlo è stato scarso. Ne parleremo col Ministero della Salute per condividere la relazione tecnica e pensiamo di concludere positivamente entro la prossima conferenza straordinaria.
Un altro ostacolo alla realizzazione del progetto è rappresentato dalla previsione di vietare l’ingresso a scuola ai bambini: è necessario cambiare le disposizioni normative che però andrebbero a cozzare con il testo della Costituzione che prevede il “libero accesso all’istituzione scolastica, senza alcuna discriminazione”.
Obbligo di vaccino: dati italiani
Paola di Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale e Malattie infettive dell’ospedale Bambino Gesù di Roma informa:
Ogni anno l’influenza colpisce in Italia tra 300 mila e un milione di bambini, che contraggono il virus a scuola o quando sono a contatto con i coetanei e poi lo portano a casa, da nonni e genitori.
Il direttore dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi ha spiegato che il numero dei bambini che ogni anno si sottopone a vaccini si è considerevolmente abbassato raggiungendo il “limite della soglia di sicurezza”: si sono ridotti del 95% i vaccinati per poliomielite, tetano, difterite ed epatite B; quelli contro morbillo, rosolia e parotite sono arrivati all’86%.
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