La pay tv Premium ha fatto perdere a Mediaset quasi 101 milioni nel primo semestre. Prosegue lo scontro con la Vivendi di Bolloré.
Semestrale Mediaset - Altro tonfo in Borsa per il titolo Mediaset (-7% oggi a Piazza Affari, ieri chiusura a -2,83%) dopo la pubblicazione dei dati relativi al primo semestre dell’anno. Il bilancio al 30 giugno 2016 approvato ieri dal Cda di Cologno Monzese ha riportato una perdita netta consolidata di 27,8 milioni di euro a fronte di un utile di 24,2 milioni conseguito nell’analogo periodo dell’anno precedente.
L’Ebit del gruppo scende dai 137,0 milioni dell’esercizio precedente a 97,3 milioni. L’Ebit italiano fa -52,8 milioni di euro a fronte dei 26,5 milioni del 2015. In aumento il dato relativo alla Spagna, con l’Ebit che passa da 111,0 milioni a 150,1 milioni.
Aumentano dell’8,7% i ricavi netti del Biscione rispetto al primo semestre 2015, passando da 1,721 a 1,87 miliardi di euro. Bene anche i ricavi pubblicitari lordi: +3,7% (1,048 miliardi).
Positive le performance per quanto riguarda la raccolta soprattutto nel secondo trimestre: +4,6%.
Sale l’indebitamento finanziario netto, passando dagli 859,4 milioni del 31 dicembre 2015 ai 959,1 milioni del 30 giugno 2016.
A pesare, per Mediaset, è soprattutto il settore della pay tv. Nei primi sei mesi del 2016 il pacchetto Premium è costato al Biscione 100,8 milioni di euro. Nel primo trimestre la perdita netta è stata pari a 63,7 milioni di euro, ai quali si aggiungono i 37,1 milioni di rosso del secondo trimestre.
Semestrale Mediaset: il peso della questione Vivendi
E qui si apre il capitolo Vivendi. Tra Cologno Monzese e l’azienda di proprietà di Vincent Bolloré è ormai rottura totale dopo il naufragio della trattativa per la cessione del totale di Mediaset Premium.
Solo per la firma del contratto con la società transalpina, Mediaset ha sostenuto esborsi di cassa una tantum per 34,6 milioni di euro. E, come si legge in una nota diramata dal gruppo fondato da Silvio Berlusconi, a seguito
“dell’interruzione del processo di vendita della società Premium e al conseguente venir meno dell’elevata probabilità di realizzare l’operazione entro dodici mesi, il contributo ai risultati consolidati della pay tv viene ricompreso nella relazione semestrale tra le Attività in funzionamento”.
Mediaset - che considera “ancora valido e vincolante” il contratto con Vivendi - ha rifiutato la controproposta di Bolloré (il 20% di Premium e il 15% del Biscione in 3 anni) e si prepara a trascinare in tribunale l’azienda transalpina.
Cologno Monzese si dice ottimista sull’evoluzione della gestione (ok i ricavi pubblicitari nel terzo semestre e bene la raccolta a partire da settembre), ma ritiene che su questi risultati possa pesare la rottura dell’accordo con Bolloré.
Semestrale Mediaset: la replica di Vivendi
Vivendi però non ci sta e si riserva “il diritto di fare causa a Mediaset per diffamazione” - stando a quanto dichiarato all’agenzia Reuters da un portavoce della società - e considera “troppo ottimistica” la visione emersa dall’analisi interna del business plan di Premium.
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