A Hong Kong le azioni della start up cinese SenseTime hanno guadagnato l’11% rispetto al prezzo dell’IPO. La società ha già una capitalizzazione miliardaria.
Il debutto della start up cinese SenseTime nella borsa di Hong Kong non ha deluso le aspettative: durante la prima giornata di negoziazioni il titolo della società ha guadagnato molto terreno ed è stato scambiato sopra i 4 HKD.
La società d’intelligenza artificiale è considerata una delle realtà più promettenti nello scenario cinese, nonostante nel corso del tempo le sue tecnologie siano state oggetto di dure critiche da parte dei regolatori USA. L’offerta pubblica iniziale era stata rinviata proprio a causa dei divieti imposti agli investitori americani, la cui mancata partecipazione alle operazioni di compravendita avrebbe limitato i movimenti delle azioni di SenseTime.
IPO di SenseTime: tutti i dettagli
Come si legge nei comunicati ufficiali dell’azienda, nel corso della sua IPO SenseTime ha raccolto oltre $740 milioni dagli investitori, e complessivamente sono state vendute 1,5 miliardi di azioni. Tra le grandi società cinesi che hanno finanziato la società si trova Shanghai Xuhui Capital Investment, una holding statale famosa per aver investito in alcune delle aziende tech più promettenti del Dragone.
Il titolo partiva da un prezzo dell’IPO pari a 3,85 HKD, ma a fine seduta si è registrato l’aumento dell’11% e un valore per azione superiore a 4,28 HKD. Gli esperti concordano nell’attribuire alla start up AI di Hong Kong un valore di mercato di $16 miliardi, mentre secondo fonti di Bloomberg il fondatore di SenseTime Tang Xiao’ou sarebbe diventato uno degli imprenditori più ricchi della Cina, con un patrimonio superiore ai $3 miliardi.
La quotazione di SenseTime nell’indice Hang Seng rappresenta la più grande IPO di una start up unicorno del Dragone in un mercato finanziario estero, dopo quella della società di trasporto privato DiDi Global al Nasdaq di New York.
Storia e successi di una start up controversa
SenseTime è stata fondata nel 2014 a Hong Kong da Tang Xiao’ou - professore d’ingegneria dell’informazione presso l’Università Cinese di Hong Kong - e Xu Li, il quale attualmente ricopre la carica di amministratore delegato dell’azienda. Il core business di SenseTime riguarda la progettazione di dispositivi per il telerilevamento e il riconoscimento ottico, senza tralasciare lo sviluppo di tecnologie per il riconoscimento facciale.
Proprio il coinvolgimento di SenseTime nella realizzazione di tecnologie di questo tipo ha portato i regolatori statunitensi a inserire la start up nella black list delle società cinesi che gli investitori USA non possono finanziare. Più nel dettaglio, le autorità di Washington hanno accusato la start up di vendere a Pechino dei dispositivi per identificare e monitorare gli Uiguri, la minoranza musulmana turcofona dello Xinjiang, da decenni vittima di persecuzioni.
SenseTime ha sempre respinto le accuse statunitensi, che sono però bastate per rinviare di alcune settimane l’IPO a Hong Kong. Nel corso dell’anno la società ha visto crescere del 14% le sue entrate, stimate sopra i $530 milioni, anche se nello stesso esercizio la perdita operativa ha sfiorato i $283 milioni.
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