Sondaggio politico di Swg del 2 marzo: vola la Meloni che approfitta del calo della Lega, in ripresa il Movimento 5 Stelle mentre per Italia Viva è crisi con il partito di Matteo Renzi che sarebbe superato da La Sinistra.
Continua l’emergenza coronavirus in Italia con l’evoluzione dell’epidemia che di riflesso va incidere anche sulle intenzioni di voto. Guardando l’ultimo sondaggio politico del 2 marzo realizzato dall’istituto Swg per conto del Tg La7, sembrerebbero essere stati in qualche modo “puniti” quei partiti che più hanno ipotizzato l’urgenza di un nuovo esecutivo.
Emblematico a riguardo è il nuovo calo attestato a Italia Viva, con la nuova forza politica di Matteo Renzi che sarebbe stata superata pure da una La Sinistra data con il segno da positivo da alcune settimane.
Anche l’altro Matteo sembrerebbe risentire delle continue bordate al governo, con la Lega ipotizzata in calo tutto a vantaggio di Fratelli d’Italia che avrebbe il vento in poppa tanto da avvicinare un Movimento 5 Stelle comunque in ripresa.
In leggera flessione il Partito Democratico così come Azione di Carlo Calenda e +Europa, mentre segnali di risveglio da parte di Forza Italia anche se tra gli azzurri le acque sono sempre agitate con le ipotesi di scissioni sempre attuali.
Sondaggi politici: vola la Meloni, flop Renzi
Nel momento in cui da più parti si invoca senso istituzionale e piena collaborazione tra i partiti per superare l’emergenza coronavirus, sono tanti gli scossoni che si registrano nell’ultimo sondaggio politico di Swg.
Tra le fila del governo impegnato a pieno regime a fronteggiare l’epidemia c’è da registrare il calo attestato al Partito Democratico e quello, molto più marcato, a Italia Viva che usando un termine calcistico è scivolata nella parte destra della classifica.
Per Matteo Renzi sembrerebbe continuare questo periodo di grande crisi sia personale che del suo partito, tanto da essere scavalcato nel sondaggio da La Sinistra avvicinandosi pericolosamente alla soglia di sbarramento del 3% che a breve potrebbe anche essere innalzata vista l’imminente riforma elettorale.
Segno positivo per il Movimento 5 Stelle che però sarebbe ancora lontano dagli standard delle elezioni politiche del 2018 e anche da quelli delle più recenti europee, il tutto sempre aspettando gli stati generali che stabiliranno le regole per la scelta del nuovo capo politico.
Nel centrodestra sembrerebbe continuare nel suo momento magico Giorgia Meloni, con Fratelli d’Italia ormai stabilmente in doppia cifra e che parrebbe approfittare del calo attestato a una Lega comunque sempre saldamente primo partito per distacco.
Nel complesso comunque il centrodestra, considerando anche Forza Italia e Cambiamo del governatore ligure Giovanni Toti, sarebbe al 49,9% e quindi a un passo dalla maggioranza assoluta.
Pollice verso per i Verdi così come per Azione e +Europa, con queste ultime due forze politiche che a breve potrebbero anche decidere di unire le proprie forze allo scopo di creare un fronte comune moderato e riformista dove potrebbero aggiungersi anche Italia Viva e pezzi di Forza Italia.
Tutto dipende da come evolverà il discorso relativo alla nuova legge elettorale: se veramente dovesse passare il Germanicum pensato da M5S e PD, con un sistema puramente proporzionale e con una soglia di sbarramento al 5% (alla fine potrebbe scendere al 4%) per questi partiti sarà inevitabile coalizzarsi per non rimanere fuori dal Parlamento.
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