I numeri della crisi di Matteo Renzi: Italia Viva al minimo storico nei sondaggi e in stallo di donazioni e iscritti, con l’ex premier che sarebbe ultimo negli indici di popolarità tra i vari leader politici.
“Noi vogliamo fare quel che ha fatto Macron, che certo non ha avuto il consenso dei socialisti francesi… Vogliamo arrivare come minimo sindacale in doppia cifra”. Correva il 20 ottobre 2019 e così Matteo Renzi, dal palco della Leopolda, indicava la strada per Italia Viva un mese dopo la nascita del suo nuovo partito.
Quattro mesi più tardi questo progetto politico sembrerebbe essere ancora ben lontano dal rispettare le aspettative della vigilia. Gli ultimi sondaggi indicano infatti Italia Viva al 3,8%, di poco sopra la soglia di sbarramento del 3%.
Non va meglio per quanto riguarda l’indice di popolarità di Matteo Renzi, con l’ex sindaco di Firenze che sarebbe ultimo con il 10% totale tra i politici più in vista del nostro Paese tanto da essere superato anche da Vito Crimi attuale reggente del Movimento 5 Stelle.
Ci sono però anche altri numeri che andrebbero a indicare il flop di Italia Viva: stando a quanto scritto da La Verità negli ultimi due mesi non sarebbero arrivate donazioni, con anche il numero degli iscritti che sarebbe lo stesso di ottobre.
La crisi di Matteo Renzi
Casse vuote, numero degli iscritti in stallo e popolarità a picco così come le percentuali attribuite dai sondaggi. Per Italia Viva e di riflesso per il proprio leader il momento sembrerebbe essere molto delicato.
Matteo Renzi dopo i mesi del governo gialloverde passati nell’ombra, ad agosto è tornato protagonista stoppando le urne con la nascita del Conte bis per poi staccarsi subito dal Partito Democratico.
Dal 18 settembre, giorno dell’ufficializzazione di Italia Viva, l’ex premier è stato l’autentico bastian contrario all’interno della maggioranza giallorossa durante il periodo della legge di Bilancio, fino ad arrivare a minacciare una crisi per la questione della prescrizione.
Questo iperattivismo però stando ai sondaggi non avrebbe portato nuovi consensi a Italia Viva, che al contrario sarebbe in costante calo nelle ultime settimane: se la soglia di sbarramento dovesse essere alzata al 5%, i renziani sarebbero al momento sotto ma anche con l’asticella al 3% potrebbero rischiare.
Male Italia Viva nei sondaggi così come pure Matteo Renzi nelle indagini sulla popolarità dei leader. Il senatore di Rignano stando al Corriere della Sera sarebbe ultimo tra i politici più in vista, superato anche dagli esponenti grillini pure loro in grande crisi.
Stallo anche per gli iscritti, che sarebbero al momento 10.000 ovvero lo stesso numero di ottobre, così come per le donazioni con La Verità che a riguardo scrive come “negli ultimi due mesi nessuna impresa ha contribuito alla sua causa. Le casse del partito sono rabboccate dai modesti oboli dei parlamentari: 500 euro mensili. Ma anche quelli sembra che comincino a latitare…”.
Alle prossime regionali, quando Italia Viva sarà presente con le proprie liste, ci potrà essere un primo riscontro reale in termini di voti per Matteo Renzi: se neanche in Toscana dovesse arrivare la auspicata doppia cifra per l’ex premier, allora questa paventata crisi da virtuale diventerà reale con tutte le conseguenze del caso.
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