Il fondo di Soros, investitore miliardario, liquida gli EFT sull’oro e punta sui mercati emergenti e sul settore energetico nel terzo trimestre.
Il Soros Fund Management, la società che investe l’enorme patrimonio dell’investitore miliardario George Soros, ha venduto l’oro e aumenta la sua posizione sui settori più rischiosi tra cui l’energetico e i mercati emergenti nel corso del terzo trimestre.
Soros ha liquidato la sua posizione sullo SPDR Gold Shares del valore di 30,4 milioni di dollari al 30 giugno, secondo le comunicazioni di regolamentazione pubblicate lunedì. A partire dalla stessa data, Soros ha aumentato la propria esposizione verso gli ETF su Giappone, Cina e mercati emergenti.
Soros e la sua puntata sui mercati emergenti
Soros ha deciso di investire di più sullo WisdomTree Japan Hedged Equity Fund e sull’ETF iShares Cina Large-Cap per un valore rispettivamente di 34,1 milioni e 24,1 milioni di dollari. Il fondo del miliardario ha acquistato inoltre 91,9 milioni di dollari sull’ETF iShares MSCI Emerging Markets.
Soros abbandona l’oro
Soros è uscito dall’oro dopo che il metallo è salito del 25 per cento nella prima metà dell’anno. Le sue view ribassiste sugli eventi economici mondiali all’inizio di quest’anno hanno incoraggiato gli investitori a trovare dei rifugi sicuri. A giugno, Soros ha dichiarato che la decisione degli elettori inglesi di lasciare l’Unione Europea potrebbe accelerare una crisi finanziaria. Ad aprile, ha paragonato l’economia alimentata dal debito della Cina alla crisi degli Stati Uniti nel 2007-08.
Nel terzo trimestre, il prezzo dell’oro è sceso dello 0,3 per cento. Nel frattempo, gli ETF sui mercati emergenti sono saliti del 9 per cento. Soros ha anche acquistato nuove porzioni in otto aziende del settore energetico, aumentando l’esposizione del suo fondo verso il settore di diversi milioni di dollari per un totale di 132 milioni di dollari durante il terzo trimestre.
I money manager che muovono oltre 100 milioni di dollari in equities negli Stati Uniti devono presentare il modulo 13F entro 45 giorni dalla fine di ciascun trimestre in cui elencano le proprie posizioni sull’azionario, nonché su opzioni e obbligazioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA