Spostamenti in auto, ecco dove si può andare dal 18 maggio

Leonardo Pasquali

19/05/2020

Quali sono gli spostamenti in auto consentiti e cosa cambia dal 18 maggio? Ecco dove si può andare e per quali motivi si possono utilizzare moto e auto.

Spostamenti in auto, ecco dove si può andare dal 18 maggio

Gli spostamenti in auto nella Fase 2 dal 18 maggio sono stati per lo più normalizzati: si può circolare liberamente all’interno della propria regione, anche se rimangono ancora vietati i tragitti in auto verso una regione diversa rispetto a quella in cui ci si trova.

Con il nuovo DPCM sulle riaperture si è dato via libera alle visite agli amici, alle gite fuori porta e si potrà andare nelle attività che hanno rialzato la saracinesca come bar, ristoranti, negozi di abbigliamenti, barbieri, parrucchieri ed estetiste, luoghi di fatto raggiungibili in auto e moto.

La distanza di sicurezza all’interno dell’abitacolo andrà mantenuta ma scompare il modulo di autocertificazione, la nuova versione è necessaria solo per gli spostamenti fuori regione.

Cerchiamo di capire nel dettaglio dove si può andare e come comportarsi in auto.

Spostarsi in auto dal 18 maggio: dove si può andare

Dal 18 maggio l’Italia è entrata in un nuovo stadio della Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Le misure restrittive sono state ulteriormente alleggerite e la mobilità dei cittadini è stata pressoché ripristinata. Non del tutto però, visto che ci si potrà spostare in auto o con i mezzi solo all’interno della regione d’appartenenza.

Non servirà più l’autocertificazione e non dovremo giustificare ogni viaggio. Il modulo rimane obbligatorio per gli spostamenti al di fuori della regione, che saranno ancora possibili solo per motivi di assoluta necessità. Dal 3 giugno le restrizioni verranno allentate ancora (se i dati dell’epidemia rimarranno positivi) e verranno probabilmente riaperti i confini regionali.

Tra le novità introdotte a partire da questa settimana quella di far visita agli amici o di organizzare gite fuori porta, raggiungere le seconde case (sempre all’interno della regione) e ci si potrà recare nelle attività che hanno riaperto: quindi negozi, centri commerciali, centri benessere, parrucchieri e altri ancora. Le nuove concessioni andranno sfruttate tenendo bene in mente che in tutti i casi si è tenuti ad adottare le misure di sicurezza e che non sarà consentito creare assembramenti.

Mantenere la distanza di sicurezza in auto

Per chi si sposta in auto insieme a una persona non convivente dovrà mantenere all’interno dell’abitacolo la distanza di sicurezza di un metro e, come consigliato dal Ministero della Salute, è bene indossare la mascherina. Il passeggero, inoltre, dovrà posizionarsi sul sedile posteriore e non dal lato del guidatore. Infine a meno che non si disponga di un mezzo particolarmente spazioso, non si può viaggiare in più di due.

I conviventi invece possono viaggiare uno di fianco all’altro e le altre persone del nucleo familiare potranno sedere nei sedili posteriori. Ad esempio, una famiglia di quattro persone può spostarsi con una sola auto e senza indossare la mascherina. I conviventi saranno inoltre i soli a poter utilizzare in coppia i motocicli.

Tornano ZTL e strisce blu

Più libertà anche nelle città, dove in molti si stanno riversando per il rientro nei luoghi di lavoro. Con la ripartenza vengono riattivati i varchi e le ZTL. In diverse città infatti questi erano stati disattivati durante il lockdown per permettere una gestione del flusso di traffico più efficace. Non solo, torneranno a pagamento anche le strisce blu, le aree di parcheggio erano state messe a disposizione gratuitamente da diverse amministrazioni nelle scorse settimane.

A Milano sono state riaccese le telecamere per le corsie preferenziali e reintrodotte le sanzioni per chi non le rispetta. A Bergamo la sosta nelle strisce blu è di nuovo a pagamento e a Parma tornano attivi i varchi della ZTL. Palermo invece ha deciso di tenerli ancora spenti, nonostante ci fosse la volontà di ripristinarli dal 18 maggio. Per approfondire l’argomento basterà visitare il sito della regione o del comune di residenza, così da reperire aggiornamenti in merito alle normative e ai nuovi provvedimenti.

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