Il sindaco di Miami, Francis Suarez, ha lanciato la proposta: permettere ai cittadini di versare le tasse e incassare parte del loro stipendio in Bitcoin.
Francis Suarez, sindaco di Miami, ha presentato una risoluzione che potrebbe portare ad una graduale accettazione del Bitcoin come mezzo di pagamento per l’amministrazione della città.
Un caso pressoché unico, che segue però i tanti endorsement piovuti sulla crypto nelle ultime settimane, dagli investimenti delle corporate USA (Tesla in testa), alla benevolenza sempre più marcata delle grandi banche internazionali e dei colossi dei pagamenti digitali verso il BTC.
Stipendi e tasse in Bitcoin? Miami ci pensa
Di fatto è solo una proposta, che evidenzia però la volontà della città di Miami di imporsi come prima realtà tech-friendly del subcontinente Nordamericano. Ad avanzarla il primo cittadino, Francis Suarez, fedelissimo della crypto sin dal suo insediamento, con la City Commission di Miami che ha accettato – quattro voti ad uno – di considerarla, senza però promettere una futura implementazione.
“Forse saremo in anticipo sui tempi, forse avete ragione, ma analizziamo bene le cose”, il commento (cauto) del commissioner Manolo Reyes. Nel dettaglio, l’idea è di offrire agli impiegati della pubblica amministrazione un nuovo ventaglio di scelte: ovvero, decidere di essere pagati in dollari come da tradizione, o in Bitcoin (inclusi i versamenti delle tasse), accettando dunque il rischio insito nell’ancorare il proprio salario agli umori volubili del mercato.
Suarez, però, si è espresso con ottimismo sulla possibilità che la commissione cittadina finisca per mettere in moto la macchina suggerita dalla risoluzione, con la creazione di un apposito fondo di BTC e altre Altcoin:
“Voglio ringraziare i commisioner della città di Miami per aver sostenuto la mia risoluzione, che incarica un city manager di trovare un fornitore che sia in grado di offrire ai nostri dipendenti la possibilità di ottenere una percentuale del loro stipendio e di pagare le tasse in Bitcoin […] È meraviglioso essere una città molto crypto-friendly”.
Preoccupa la volatilità del Bitcoin
D’altra parte, la commissione cittadina di Miami dovrà valutare attentamente la bontà dell’operazione. Infatti, le diffidenze sulla funzionalità del Bitcoin come mezzo di pagamento mainstream continuano a diffondersi a pari passo con il ritmo (imprevedibile) dell’asset.
La volatilità del BTC, insomma, rimane un grattacapo. E non confortano gli ultimi movimenti sul mercato: una corsa forsennata ha portato la crypto a scavallare la soglia dei 50.000 dollari, ma il Bitcoin ha poi iniziato a perdere quota dopo le parole di Janet Yellen, segretario al Tesoro USA, ed Elon Musk, numero uno di Tesla, sulla inaffidabilità dell’asset e l’eccessiva quotazione raggiunta, e viene ora scambiato a 46.609 dollari.
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