Svizzera, conferenza stampa SNB 18 giugno: proiezioni economiche e novità sulla politica monetaria

Flavia Provenzani

18/06/2015

Aggiornamento in tempo reale sui dettagli della politica monetaria in Svizzera, ad opera della Swiss National Bank. Conferenza stampa di giovedì 18 giugno 2015.

Svizzera, conferenza stampa SNB 18 giugno: proiezioni economiche e novità sulla politica monetaria

In questa settimana piena di appuntamenti che vedono protagoniste le banche centrali più importanti a livello mondiale, giovedì 18 giugno è il turno della Swiss National Bank (SNB), la banca centrale della Svizzera.

Sul Calendario Economico abbiamo da poco appreso che la SNB ha optato per mantenere i tassi di interesse invariati in territorio negativo a 0.75%, fedele alle aspettative degli analisti.

Nel dettaglio:

  • Tasso di deposito: -0.75%
  • Target sul tasso libor più basso: -1.25%
  • Target sul tasso libor più alto: -0,25%

Poco prima della conferenza stampa, il dollaro-franco USDCHF è scambiato a quota 0,9216 e l’euro-franco EURCHF a 1,0465.

09:38 - La SNB riferisce che i tassi negativi aiuteranno ad indebolire il franco svizzero nel lungo termine.

La Swiss National Bank spiega inoltre di voler rimanere attiva nel mercato del forex per influenzare le condizioni monetarie del Paese.

  • L’incertezza per l’economia globale rimane alta
  • la situazione in Grecia potrebbe mettere in pericolo il recupero dell’economia svizzera
  • ritorno ad una crescita positiva nella seconda metà del 2015.

Il dollaro-franco USDCHF scende a 0.9194 e l’euro-franco EURCHF a 1.0449.

09:45 - revisione delle proiezioni economiche della banca centrale della Svizzera

  • PIL 2015 all’1% contro l’«appena al di sotto» dell’1% precedente
  • Inflazione (indice dei prezzi al consumo) 2015 -1.0% vs -1.1% precedente
  • Inflazione (indice dei prezzi al consumo) 2016 -0.4% vs -0.5% precedente
  • Inflazione (indice dei prezzi al consumo) 2017 +0.3% vs -0.4% precedente

Ecco il testo integrale della dichiarazione di politica monetaria della SNB:

La nuova proiezione sull’inflazione non si discosta di molto da quanto presentato dalla SNB a marzo. L’inflazione raggiungerà il suo punto più basso nel terzo trimestre del 2015, a -1,2%.

Per il periodo successivo, la nuova previsione sull’inflazione è leggermente superiore rispetto a marzo grazie al rialzo dei prezzi del petrolio. Le previsioni per il 2015 e il 2016 sono in leggero aumento, di 0,1 punti percentuali a -1,0% per il 2015 e a -0,4% per il 2016.

Le proiezioni economiche continuano ad indicare che l’inflazione tornerà in territorio positivo all’inizio del 2017; ci sarà un lieve rallentamento del tasso di crescita nel corso dell’anno. La previsione sull’inflazione per il 2017 si è ridotta di 0,1 punti percentuali, al 0,3%. La previsione presuppone che il Libor a tre mesi rimarrà a -0.75% sull’intero orizzonte, e che il franco svizzero si indebolirà.

La crescita economica globale è stata più debole del previsto nel primo trimestre del 2015, e questo sviluppo ha avuto un impatto negativo sul commercio a libello mondiale. Negli Stati Uniti, il PIL è leggermente diminuito. Nell’area Euro, tuttavia, l’economia ha continuato a salire, sostenuta dalla persistente debolezza dell’euro e dalle milgiori condizioni di prestito.

Anche in Giappone, l’economia ha acquisito slancio. Nelle economie emergenti, le prestazioni rimangono irregolare, mentre la crescita continua a rallentare in Cina. L’economia globale è prevista di accelerare di nuovo il ritmo, rafforzata dalla politica monetaria espansiva in tutto il mondo e gli attuali prezzi del petrolio più bassi.

Tuttavia, l’incertezza sul futuro dello sviluppo dell’economia globale rimane alta. Vari rischi - in primo luogo la difficile situazione finanziaria in Grecia e le tensioni geopolitiche - potrebbero mettere a repentaglio la ripresa. Secondo le prime stime, il PIL reale della Svizzera è leggermente diminuito nel primo trimestre.

Come previsto, le esportazioni delle merci hanno risentito del forte apprezzamento del franco svizzero, ma anche di un rallentamento del commercio mondiale. La domanda interna, invece, si è sviluppata fortemente.

La situazione varia notevolmente da un settore ad un altro, però. I margini di profitto sono sotto una forte pressione in diversi settori, e questo sta costringendo le aziende ad adottare misure per ridurre i costi di produzione e aumentare l’efficienza. In questo contesto, la disoccupazione è leggermente aumentato su base destagionalizzata.

Nei prossimi mesi, la ripresa economica globale potrebbe portare ad una graduale ripresa della domanda per i prodotti svizzeri; questo attenuerà l’impatto dello shock del tasso di cambio sul franco. Mentre l’economia globale riprende lo slancio, ci aspettiamo che la Svizzera torni ad una crescita positiva nella seconda metà dell’anno. La SNB continua a prevedere una crescita di poco meno dell’1% per il 2015.

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