Mentre sale l’attesa per la riunione Fed del 16 dicembre, Goldman Sachs si spinge oltre e ipotizza quale sarà il ritmo della stretta monetaria negli USA.
Gli operatori di mercato internazionali sono ormai sempre più rivolti alla riunione della Federal Reserve del prossimo 16 dicembre in cui finalmente si saprà se dopo nove anni ci sarà il primo rialzo dei tassi negli Stati Uniti.
Secondo gli analisti le possibilità che questo avvenga sono aumentate dopo la pubblicazione delle minute Fed della riunione di ottobre e i dati incoraggianti su disoccupazione e Non farm pay rolls.
Mentre la data per il primo aumento dei tassi sembra acquisita, rimangono le incertezze su quale sarà il ritmo di aumento dei tassi che la Fed ha in mente: a questo ha provato a rispondere Goldman Sachs.
Goldman Sachs: il rialzo sarà guidato dai dati su inflazione, PIL e mercati finanziari
Il centro studi di Goldman Sachs, diretto dall’economista Jan Hatzius, ritiene che il board della Fed abbia in mente di aumentare i tassi dell’1% il prossimo anno, probabilmente in maniere graduale, dello 0,25% a trimestre.
Gli analisti della Banca americana ritengono che un rialzo di questo tipo sia ragionevole visti i livelli minimi di disoccupazione e la crescita del salario medio negli USA.
Allo stesso tempo ricordano che:
Un rialzo di questo tipo è superiore ai 55-60 punti base che attualmente prezza il mercato obbligazionario. Questo potrebbe essere un rischio perché i mercati potrebbero risultare sorpresi da un aumento dei tassi di questa entità.
Per questo motivo Hatzius ed il suo team vedono la propria previsione rivedibile al ribasso, e non il contrario.
Il team del capo economista di Goldman Sachs ha basato la propria previsione sulla regola di Taylor, che consente di individuare il tasso di interesse corretto in un’economia a secondo dei livelli macroeconomici (crescita PIL, inflazione).
In base alla regola di Taylor il rialzo dei tassi negli USA sarebbe corretto se effettuato a dicembre o gennaio.
Il ritmo di crescita che Goldman Sachs ritiene probabile è dato da tre fattori, come specificato:
Pensiamo che il ritmo di aumenti dei tassi sarà guidata da tre fattori:
- crescita dell’inflazione
- come risponderanno i mercati ad ogni singolo aumento dei tassi
- crescita del PIL
Pertanto, secondo Hatzius, se l’incertezza sulle condizioni economiche mondiali di questo 2015 dovesse ripercuotersi su inflazione, PIL o mercati finanziari negli USA la Fed potrebbe ritardare ulteriori aumenti dei tassi d’interesse.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti