La trimestrale di Deutsche Bank sorprende ma non convince. Oltre alla multa da $14 mld del DoJ, ci sono alcuni dubbi riguardo i conti pubblicati questa mattina da DB.
Nonostante i conti di Deutsche Bank abbiano sorpreso in positivo, il titolo non ne ha particolarmente beneficiato. Le azioni della banca tedesca questa mattina avevano aperto inizialmente in gain di poco oltre il 3%, salvo poi ridiscendere per arrivare addirittura in territorio negativo.
Al momento, il titolo di Deutsche segna un +0,6%, pari ad un prezzo di €13,375. Nonostante alcune case d’affari, come ad esempio UBS, si siano sentite “sollevate” dai conti della banca teutonica, c’è qualcosa che non ha particolarmente convinto i mercati. Una, ad esempio, è quanto dichiarato dal CEO di Deutsche, John Cryan, riguardo la situazione della maxi-multa inflitta dal Dipartimento di Giustizia USA. Tuttavia, c’è anche dell’altro, ecco cosa.
Trimestrale Deutsche sorprende: utile di €256 mln
I conti trimestrali di Deutsche Bank sorprendono il mercato ma non convincono. Dopo l’iniziale rialzo di oltre il 3% di questa mattina, il titolo della banca tedesca ha ridotto i guadagni fino anche a muoversi in territorio negativo.
Deutsche ha chiuso il trimestre in utile per €256 milioni mentre le previsioni si aspettavano una perdita compresa tra i €600 e i €900 milioni, un risultato quindi sorprendente.
Deutsche: preoccupa ammontare della multa inflitta dal DoJ USA
La banca teutonica nelle ultime settimane era stata al centro dell’attenzione dopo la maxi-multa inflitta dal Dipartimento di Giustizia americano (DoJ) da $14 miliardi che ha messo in discussione la solvibilità dell’istituto.
Oltre alla multa del DoJ, preoccupano la scarsa redditività della banca, dovuta anche al contesto dei tassi negativi, così come l’alto numero di dispute legali (circa 8.000) che la banca deve affrontare.
Proprio in quest’ultimo frangente, ci si chiede come mai Deutsche abbia accantonato nell’ultimo trimestre solo €501 milioni per le spese legali visto anche che tra non molto si potrebbe sapere qualcosa riguardo la trattativa con il DoJ.
Trimestrale Deutsche: come mai scarsi accantonamenti per spese legali?
Come osserva il CEO di Patronus Partner, Paul Kavanagh, il fatto che Deutsche abbia accantonato meno per spese legali può significare due cose. Uno è che la banca tedesca non intende anticipare l’eventuale spesa per la multa DoJ aumentando le riserve mentre una seconda motivazione può essere imputata a questioni di bilancio. Ossia, minori accantonamenti hanno permesso di generare un utile operativo non atteso dal mercato.
Lasciamo il giudizio al lettore, intanto il CEO John Cryan ha dichiarato che la multa americana costituisce un “fattore di incertezza” e che la banca sta lavorando duramente per raggiungere un buon accordo.
Bank of England chiede dettagli a banche inglesi su esposizioni DB e MPS
Tuttavia, nel frattempo, la Bank of England ha chiesto alle banche inglesi di fornire i dettagli delle esposizioni con le banche europee considerate deboli, tra loro ci sono ovviamente Deutsche e Montepaschi.
Questa è una procedura di prassi dopo il fallimento di Lehman Brothers, dato che gli istituti non sono tenuti a fornire dettagli sulle esposizioni con altre banche rivali.
Deutsche Bank: nel 2016 ritirati €8 miliardi dagli ETF
Infine, non arrivano buone notizie dal business degli ETF che è considerato uno dei fiori all’occhiello di Deutsche.
Stando a quanto riportato da Cnbc, nel corso del 2016 sono stati ritirati €8 miliardi dallo strumento gestito dalla banca tedesca, contro un afflusso di €28 miliardi del 2015.
Deutsche quindi resta osservata speciale dato che una sua eventuale crisi rischia di essere la miccia che farebbe esplodere il caos nel già fragilissimo sistema bancario europeo.
Azioni Deutsche Bank: analisi tecnica di breve periodo
Il titolo per ora non sembra comunque riflettere le preoccupazioni del mercato. Come si può vedere dal grafico sottostante, le azioni Deutsche hanno ben recuperato dai minimi toccati dopo la notizia della multa DoJ a €9,9.
Un susseguirsi di notizie, di cui molte rivelatesi senza fondamento, hanno aiutato la ripresa del titolo che ora si muove a quota €13,375. Il quadro grafico resta comunque negativo nel lungo periodo, mentre nel breve-medio termine sembra che la tendenza stia convergendo verso un rialzo dato il quasi incrocio delle medie mobili di periodo.
La rottura a rialzo della trendline ribassista lascia pensare ad un possibile test della media mobile di lungo periodo intorno all’area di €14 anche se prima potrebbe essere necessario un test della trendline vicino a quota €12,3.
La chiusura al di sotto della parte alta delle bande di Bollinger alimenta tale ultima ipotesi, a sua volta supportata da un necessario scarico dall’ipercomprato degli indicatori e dagli scarsi volumi registrati negli ultimi giorni di rialzo.
Per il momento, quindi, è possibile attendersi una discesa da cui poi provare un eventuale rialzo, a meno di nuove “sorprese”.
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