L’etichetta discografica di Lady Gaga festeggia l’esordio alla borsa di Amsterdam con una crescita superiore al 30%.
C’era anche il mondo della musica a seguire l’esordio in borsa della major discografica americana Universal Music, etichetta musicale che vede nel gruppo dei suoi artisti anche la cantante Lady Gaga.
L’esordio della società alla borsa di Amsterdam vede le sue azioni guadagnare oltre il 30%, a fronte di un prezzo di riferimento fissato in 18,50 euro, con un picco massimo di 26,45 euro.
Il balzo porta la capitalizzazione di mercato a 45,5 miliardi di euro rispetto ai 33,5 miliardi di valore del collocamento.
Universal Music punta in alto
Vivendi aveva preso il controllo di Universal Music nel 2014 con l’arrivo di Vincent Bollorè e dopo lo scorporo ne conserva ancora il 10,3%.
Umg è una delle tre maggiori etichette discografiche nell’industria musicale insieme alla Warner Music Group e la Sony Music. Nel suo catalogo sono presenti artisti quali Justin Bieber, Lady Gaga e Taylor Swift.
La casa discografica possiede i famosi studi di Abbey Road che hanno ospitato anche i Beatles, oltre alla stessa Lady Gaga, così come Kanye West e Amy Winehouse, EMI Records (Justin Bieber, Keith Richards, Metallica e Capitol Records, (Katy Perry, Paul McCartney).
Inoltre, la casa discografica aveva acquisito i diritti dell’intero catalogo di canzoni di Bob Dylan nel 2020, considerata una delle operazioni più importanti nella storia della musica mondiale.
Con lo scoppiare del boom dello streaming e delle offerte di abbonamenti illimitati, Universal Music aveva arricchito Vivendi, generando 7,4 miliardi di euro di vendite nel 2020, cioè il 46% delle entrate del gruppo.
La quotazione di Universal Music e i francesi di Vivendi
La casa discografica arriva alla quotazione dopo lo scorporo dai francesi di Vivendi, presenti anche in Mediaset e Telecom Italia, la quale assegnerà ai suoi azionisti il 60% delle azioni.
Le azioni Vivendi a Parigi perdono il 65% dal prezzo di chiusura della seduta di ieri e il 15% rispetto al valore post stacco delle azioni Universal.
I francesi hanno diffuso una nota in cui spiegavano che alla luce del prezzo di apertura di 25,25 euro, viene confermata la distribuzione in natura delle azioni Umg agli azionisti Vivendi nel rapporto di una azione Umg ogni titolo VIV, con data di stacco fissata per martedì 21 settembre e regolamento dell’operazione il 23 settembre.
Il valore totale della distribuzione si compone di 5,3 miliardi di euro di dividendo speciale da distribuzione delle riserve, pari a 4,89 euro per azione Vivendi, e 22,098 miliardi (20,36 euro) di acconto sul dividendo relativo agli utili al 30 giugno come stabilito dal management lo scorso 14 settembre.
Il bilancio di Umg
Il 2020 di Universal Music ha visto ricavi per 7,4 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 7,14 del 2019, mentre utile è arrivato a 1,36 miliardi.
Il trend positivo proseguiva anche nel primo semestre 2021, quando il fatturato è salito a 3,8 miliardi di euro, con una crescita del 17,3%, grazie anche agli accordi con il mondo social e partner come TikTok, Snap e Triller.
Lo scorporo avviato da Vivendi nel 2020 ha visto un processo sviluppato in tre fasi. La prima ha visto un accordo con un consorzio guidato da Tencent Music Entertainment per vendere in due tranche il 20% sulla base di una valutazione di Umg di 30 miliardi di euro compresi i debiti, dalla quale ha incassato 5,7 miliardi.
Nella seconda fase è avvenuta la distribuzione ai suoi azionisti del 60% del capitale di Universal, poi seguita dalla vendita in estate di un ulteriore 10% a Pershing Square del miliardario Bill Ackman per altri 3,5 miliardi di euro.
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