Il Veneto vorrebbe acquistare tramite propri canali 27 milioni di dosi, probabilmente del vaccino Pfizer, che poi verrebbero scalati dalla fornitura nazionale. Zaia: “Se non li compriamo noi, li comprerà qualcun altro”.
Il Veneto ha fretta di diventare presto “Covid-free” ed è pronto a fare da solo per l’approvvigionamento dei vaccini, visti i ritardi nelle consegne da parte delle case farmaceutiche che andranno avanti anche per tutto febbraio.
Per ultima è arrivata la notizia che anche Moderna in questo mese dimezzerà le proprie dosi destinate all’Italia: delle oltre 400.000 previste per febbraio, in totale ne arriveranno invece poco più di 200.000.
Ritardi questi che si aggiungono a quelli di Pfizer e AstraZeneca, mentre l’unica buona notizia è che pure Johnson&Johnson ha chiesto all’Ema l’autorizzazione per il proprio vaccino.
In attesa del nuovo piano del governo Draghi, Luca Zaia ha così reso noto di aver ricevuto diverse offerte via mail e, dopo averle verificate per evitare truffe, ha così chiesto al commissario Domenico Arcuri di poter acquistare per il Veneto in totale 27 milioni di dosi che potrebbero arrivare già entro un mese.
Vaccini, in Veneto Zaia vuol fare da solo
Per accelerare sul fronte vaccini superando così le problematiche derivanti dai ritardi nelle consegne, il Veneto ha chiesto all’Aifa l’autorizzazione di poter acquistare in maniera autonoma in totale 27 milioni di dosi.
L’Aifa ha però fatto sapere che l’autorizzazione deve essere chiesta a Domenico Arcuri e, in quest’ottica, potrebbe pesare anche il fatto che la Lega da tempo chiede un cambio di governance per quanto riguarda la struttura emergenziale.
La storia è questa. Via mail sono arrivate alla Regione sei offerte di vaccini che poi sono state vagliate per evitare di incappare in truffe. Alla fine due di queste sono risultate convincenti: anche se i dettagli sono coperti dalla riservatezza, i prezzi sarebbero in linea con quelli dell’UE.
Nel dettaglio si tratterebbe di due forniture, probabilmente del vaccino di Pfizer, rispettivamente di 12 e 15 milioni di dosi, per un totale di 27 milioni di dosi che potrebbero arrivare in meno di un mese.
“Procederemo nell’ottica della massima collaborazione - ha dichiarato Luca Zaia - Siamo pronti a mettere a disposizione dello Stato e delle altre Regioni il canale che abbiamo aperto”.
Se dovesse arrivare il via libera da parte di Arcuri, queste dosi extra potrebbero essere scalate dalle forniture nazionali a patto che lo Stato si accolli il costo, aumentando così la dotazione per tutte le altre Regioni.
“I vaccini ci sono” ha così aggiunto Luca Zaia, ammonendo che “ se non li compriamo noi, li comprerà qualcun altro ”.
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