In Italia una maggioranza netta intende sottoporsi al vaccino per il coronavirus, quando uscirà, ma c’è chi è ancora contrario. I dati del sondaggio di Deutsche Bank.
In attesa dell’uscita del vaccino contro il coronavirus, ci si interroga su quanti siano favorevoli ad assumerlo una volta disponibile. Il dubbio è legato non solo alle posizioni dei negazionisti e dei no vax, ma anche a quelle di chi crede che la corsa al vaccino in atto possa nascondere alcuni pericoli.
Il dipartimento di ricerca di Deutsche Bank ha condotto un sondaggio per capire quante persone sono disposte a fare il vaccino anti coronavirus nel prossimo futuro, interrogando 5.500 persone in Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna. Ecco cosa è emerso.
Il 70% degli italiani si vaccinerebbe contro il coronavirus: sondaggio
In Italia il 70% degli interrogati si è detto disposto a farsi somministrare il vaccino dai tre ai sei mesi dalla sua distribuzione. Stessa percentuale registrata in Germania.
A guidare la classifica è il Regno Unito con una percentuale di favorevoli al vaccino pari al 78%. Gli Stati Uniti occupano la seconda posizione con il 75% e, a seguire, troviamo la Spagna al 72%. Sotto Italia e Germania, c’è la Francia, con il 61% dei partecipanti all’indagine che sarebbe propenso a vaccinarsi.
Per quanto riguarda le persone fermamente contrarie al vaccino, la Francia presenta un valore pari al 19%, l’Italia il 18%, la Germania il 16%, gli Stati Uniti e la Spagna si attestano, rispettivamente, al 14 e all’11%, mentre la Gran Bretagna è l’unica ad andare sotto la doppia cifra con il 9%.
Vaccino obbligatorio? L’Italia si spacca
Si tratta certamente di risultati sorprendenti, soprattutto se si pensa alle risorse economiche (e non solo) che sia le nazioni sia le organizzazioni stanno mettendo in campo nella ricerca scientifica.
Proprio in quest’ottica è stato posto il quesito riguardante la propria posizione rispetto alla vaccinazione obbligatoria. In questo caso sono gli spagnoli ad aver risposto affermativamente in proporzione maggiore con il 56%.
Seguono il Regno Unito al 55%, l’Italia al 53% e la Germania al 51%. Meno della metà degli intervistati di Stati Uniti (44%) e Francia (42%) si mostrano favorevoli ad un’imposizione dall’alto del vaccino.
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