Vaccino obbligatorio per personale sanitario e farmacisti: rischio sospensione dello stipendio

Mario D’Angelo - Martino Grassi

31/03/2021

Per medici, operatori sanitari e farmacisti sarà introdotto l’obbligo di vaccinazione contro il Covid. La misura è stata inserita nel nuovo decreto Covid, in cui saranno indicati i provvedimenti nei confronti del personale che non ha voluto sottoporsi all’iniezione.

Vaccino obbligatorio per personale sanitario e farmacisti: rischio sospensione dello stipendio

Il vaccino contro il Covid “sarà obbligatorio per il personale sanitario e per i farmacisti. Già nel corso della conferenza stampa, indetta venerdì 26 marzo, il premier Draghi, insieme al ministro della Salute Roberto Speranza, si è espresso con parole dure, affermando che non è accettabile che medici e infermieri che hanno deciso di non vaccinarsi siano a contatto con le persone malate.

La conferma è arrivata con l’approvazione in CdM del nuovo Decreto Covid, che indica sanzioni e provvedimenti cui andranno incontro gli individui delle categorie della sanità che si rifiutano di sottoporsi a vaccinazione anti-coronavirus.

Rispetto a quanto precedentemente ipotizzato, l’obbligo di vaccinazione è stato esteso ai farmacisti. Il motivo, probabilmente, è che il personale delle farmacie dovrebbe essere presto coinvolto nella somministrazione delle dosi.

Oltre a quest’obbligo, nel decreto sarà previsto anche lo scudo penale per i vaccinatori.

Vaccino obbligatorio per il personale sanitario in arrivo

È ufficiale l’obbligo della vaccinazione per il personale sanitario e delle farmacie.

Il provvedimento ha l’obiettivo di tutelare la salute pubblica e prevede l’obbligo vaccinale per coloro che svolgono “professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali”.

Entro cinque giorni dall’entrata in vigore del decreto, tutti gli ordini professionali territoriali e i datori di lavoro interessati devono trasmettere l’elenco degli iscritti. Entro 10 giorni dalla ricezione delle liste, Regioni e Province devono verificare chi di loro non ha ricevuto la vaccinazione, e segnalarlo all’azienda sanitaria locale. Quest’ultima, a sua volta, invita i soggetti a presentare entro 5 giorni prova di avvenuta vaccinazione o la richiesta di essere sottoposti alla somministrazione stessa. In alternativa, i soggetti spiegano perché non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione.

Obbligo vaccinale per medici, farmacisti e infermieri, le sanzioni per chi rifiuta

Quanto alle sanzioni, medici e operatori che rifiutano il vaccino anti Covid possono andare incontro a una sospensione dello stipendio per un periodo di tempo congruo con l’andamento della pandemia. Solo nel caso di una vaccinazione di massa o di un calo significativo della diffusione del virus si potrebbe pensare di revocare la sanzione.

Il datore di lavoro, innanzitutto, deve affidare al soggetto mansioni diverse, anche inferiori, con corrispondente trattamento salariale. Se ciò non è possibile, allora si provvede alla sospensione dello stipendio.

La vaccinazione non è obbligatoria solo per coloro che andrebbero incontro a un “reale pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestato dal medico di medicina generale”.

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