Standard & Poor’s taglia il rating di Volkswagen dopo lo scandalo Diesel Gate, brutte prospettive per Wolfsburg. Che ne hanno fatto dei fondi europei per la ricerca anti-smog?
Volkswagen ottiene una brutta bocciatura da Standard & Poor’s, l’agenzia statunitense ha tagliato il rating dell’azienda automobilistica di Wolfsburg da A ad A- dopo lo scandalo del Diesel Gate, evidenziando le deficienze nel management e le brutte prospettive della società.
La seconda casa automobilistica del mondo si trova così ad un passo dalla B e la stessa Standard & Poor’s ha annunciato che il rating di Volkswagen potrà scendere ancora, sia per quanto riguarda la valutazione a lungo termine, sia per il merito di credito a breve termine.
Volkswagen: dove sono finiti i 4,6 miliardi di euro di fondi per motori green?
A rincarare la dose dopo Standard & Poor’s intervengono anche gli interrogativi da parte della Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Questa aveva concesso prestiti alla Volkswagen per una somma di 4,6 miliardi di euro, al fine di finanziare la ricerca sui motori a basso impatto ambientale. I risultati della casa tedesca sono stati molto diversi rispetto a quanto ci si aspettava e adesso la Banca Europea per gli Investimenti chiede delle risposte in merito.
Volkswagen sotto nuovi riflettori
Il downgrade subìto potrebbe non essere l’ultimo, infatti la Volkswagen sta ora attraversando la fase di creditwatch, il periodo di osservazione in cui gli analisti effettueranno approfondimenti sull’azienda e potranno eventualmente rivedere al ribasso le loro decisioni sul rating.
S&P mette in luce le problematiche relative al recente scandalo del Diesel Gate, in cui i dirigenti della casa automobilistica tedesca hanno ammesso di aver truccato i test sulle emissioni inquinanti dei motori diesel tramite un software (e un hardware) installato su 11 milioni delle loro vetture.
“Volkswagen ha dimostrato significative carenze nel management, nella governance e nella struttura generale della gestione dei rischi. [...] Crediamo che i controlli interni si siano dimostrati inadeguati nel prevenire o identificare i presunti comportamenti illegali negli USA e la cattiva condotta in altre regioni.”
A quali pericoli va incontro Volkswagen?
Le sanzioni e i costi dei richiami delle automobili coinvolte nello scandalo potrebbero non essere i soli costi per Volkswagen. A peggiorare le sue condizioni potrebbero intervenire anche le class action provenienti dai diversi angoli del mondo e non è detto che, dopo gli Stati Uniti, anche altri Paesi non prendano la stessa decisione di impartire sanzioni salate all’azienda tedesca.
La prospettiva si fa ancor più preoccupante se si tiene in considerazione il danno d’immagine per la società di Wolfsburg, tanto che il prezzo delle automobili usate della casa è già iniziato a scendere, segno che gli acquisti sono in diminuzione e i consumatori non hanno gradito l’inganno.
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