Voluntary disclosure: nuova proroga al 31 Dicembre? Le scadenze per la collaborazione volontaria da ricordare

Simone Casavecchia

18 Settembre 2015 - 09:44

Dopo il via libera alla proroga tecnica per la voluntary disclosure, gli intermediari finanziari alzano la posta e chiedono che la scadenza dei termini dell’intera procedura di collaborazione volontaria venga rinviata a fine Dicembre.

Voluntary disclosure: nuova proroga al 31 Dicembre? Le scadenze per la collaborazione volontaria da ricordare

Lo strumento della voluntary disclosure potrebbe essere presto soggetto a un nuovo restyling e subire una proroga fino alla fine di Dicembre 2015, come chiedono gli intermediari finanziari.
Pochi giorni fa avevano segnalato che l’Agenzia delle Entrate ha già previsto una proroga non per la presentazione della domanda di collaborazione volontaria ma per la presentazione della documentazione tecnica che andava a corredare la domanda stessa e che, ora, potrà essere inviata entro il 30 Ottobre dai contribuenti che, comunque, avranno deciso di aderire alla voluntary disclosure per il rientro dei capitali dall’estero entro il 30 Settembre.
A tale proroga potrebbe affiancarsene un’altra, stavolta riguardante la presentazione della domanda di accesso alla procedura della collaborazione volontaria: non ci sono solo le pressanti richieste degli intermediari finanziari a rendere probabile questa richiesta ma anche il fatto che, in tempo di Legge di Stabilità, il Governo è a caccia di denari per finanziare la propria politica economica e un prolungamento dei termini per il rientro dei capitali dall’estero potrebbe portare maggiori risorse nelle casse dello stato.

Le richieste degli intermediari finanziari sulla voluntary disclosure
Sono stati proprio i commercialisti e gli altri intermediari impegnati nell’assistenza dei clienti che hanno fatto richiesta di accesso alla procedura di voluntary disclosure a richiedere, con una lettera inviata nei giorni scorsi dal presidente nazionale dell’Ordine dei Commercialisti, Gerardo Longobardi, al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, un chiarimento da parte del Governo sulla possibilità di prorogare l’accesso alla procedura di collaborazione volontaria e sulla possibile emanazione di un decreto omnibus, relativo a differenti scadenze fiscali, in cui l’accesso alla procedura potrebbe essere prolungato fino al 31 Dicembre 2015.
I commercialisti hanno motivato la loro richiesta rilevando che l’esperienza degli scorsi mesi ha fatto capire agli intermediari fiscali che solo quando il contribuente è in possesso della propria documentazione bancaria per intero può valutare con cognizione di causa l’opportunità di aderire alla procedura e calcolarne i costi. La documentazione bancaria però, provenendo dall’estero può essere ottenuta solo in tempi tecnici che non possono considerarsi immediati, per questo è necessaria una proroga complessiva dello strumento.
Dello stesso parere anche il consigliere nazionale delegato alla fiscalità, Luigi Mandolesi, che ha fatto notare che il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Commercialisti riceve ogni giorno molte segnalazioni in cui i commercialisti stessi, oltre a segalare molteplici difficoltà, notano anche che talvolta sono costretti a

«rinunciare agli incarichi per assoluta assenza di tempo. L’interesse è cresciuto in molti italiani, ma serve più tempo per gli operatori affinché possano lavorare al meglio. La posizione del Consiglio nazionale sulla collaborazione volontaria è chiara: serve una proroga vera rispetto alla scadenza del 30 settembre»

Opportunità della proroga dei termini per l’accesso alla collaborazione volontaria
Che una proroga appaia utile per i commercialisti è chiaro, stanti le difficoltà nel reperimento della documentazione, ma un allungamento dei termini per presentare domanda di accesso alla procedura di rientro dei capitali sarebbe anche una scelta redditizia per le casse dello stato dal momento che, come nota il direttore generale di Unione fiduciaria, Filippo Cappio, dopo numerosi incontri con banker esteri e con commercialisti italiani, emerge un grande interesse per lo strumento della voluntary disclosure, dal momento che in molti casi sono stati già sottoscritti, o saranno sottoscritti dopo la presentazione delle istanze (domande) mandati fiduciari anche per il rimpatrio giuridico degli immobili. Quel che servirebbe ora, secondo Unione fiduciaria è non solo una proroga della scadenza dei termini ma anche

«la possibilità, per chi aderisce al programma di collaborazione volontaria, di delegare a un sostituto d’imposta il pagamento delle imposte gravanti sui beni emersi anche con riferimento agli anni 2014 e 2015, lo Stato potrebbe garantirsi anche un immediato e certo gettito ulteriore»

Scadenze per la voluntary disclosure: gli appuntamenti previsti
E’ opportuno, quindi, ricapitolare segnalando quali sono le scadenze dei termini già fissate in calendario e quelle nuove che, se venisse effettivamente emanato un decreto, potrebbe essere importante ricordare:

  • 30 Settembre = termine per presentare la domanda di accesso alla procedura di collaborazione volontaria per i reati dichiarativi commessi dal 2008;
  • 30 Ottobre = termine fissato dalla proroga tecnica già attuata, per la presentazione non della domanda di accesso vera e propria ma per integrare l’istanza già presentata con la relazione illustrativa e la relativa documentazione;
  • 31 Dicembre 2015 = Se le richieste dei commercialisti venissero accolte, si tratterebbe del nuovo termine in verrebbe fissata una «proroga vera»: con ulteriori tre mesi di tempo i commercialisti non sarebbero più costretti a rifiutare nuovi incarichi e potrebbero smaltire tutto il lavoro ora in fase di attesa.

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