L’investitore americano si esprime contro i fondi e i loro risultati: gli investitori farebbero meglio a puntare direttamente sul mercato e non cadere vittime delle commissioni.
Warren Buffett attacca gli hedge fund, la consulenza finanziaria e i loro tentativi di ottenere commissioni sempre più alte a discapito degli investitori che decidono di affidarsi a loro.
A dimostrazione della sue parole porta un confronto tra i risultati offerti dagli hedge fund e quelli raggiunti dal mercato USA nel suo complesso, ovvero dall’andamento dello S&P500 negli ultimi anni.
L’elaborata offerta alla quale molti investitori si affidano comporta alti costi di commissioni e guadagni minori di quelli che si otterebbero puntando in maniera diretta e semplice sul mercato, nonostante i recenti risultati delle trimestrali americane.
Buffett vs hedge fund: interessati solo alle commissioni, risultati peggiori del mercato
Warren Buffett è il CEO e creatore di Berkshire Hathaway, la quarta società più grande degli Stati Uniti, nonché noto come l’“oracolo di Omaha”, città del Nebraska dove è nato.
Buffett si è costruito questa fama diventando, secondo molti, il più grande investitore di sempre, cosa che lo ha reso l’uomo più ricco del mondo nel 2008 e tra i quattro uomini più ricchi durante lo scorso anno.
Il suo attacco, avvenuto durante il meeting annuale della sua società, è contro gli hedge fund americani e i loro scarsi risultati in termini di rendimenti offerti ai loro clienti.
Secondo il celebre investitore del Nebraska i consulenti finanziari hanno diretto i loro capitali gestiti verso fondi con alti costi di commissione i quali, nel complesso, hanno raggiunto risultati inferiori a quelli che si potevano ottenere semplicemente comprando gli indici aggregati.
La tesi sostenuta da Buffett, non solo ora ma da diversi anni, è che i risultati raggiunti scommettendo sull’economia USA attraverso gli indici sono migliori di quelli che si possono ottenere puntando ai fondi di investimento, almeno nel lungo periodo.
Per dimostrare questo sta sostenendo una scommessa: un fondo della Vanguard Group Inc. che traccia l’andamento dello S&P 500 batterà un paniere di fondi nell’intervallo di tempo che va dal 2008 al 2017. I proventi della scommessa sono destinati alla beneficenza.
Lo scorso sabato c’è stato un aggiornamento sul confronto, che vede il rendimento dei fondi fermo al +21,9%, contro il fondo basato sullo S&P500 che ha guadagnato il +65,7%:
L’accusa di Buffett associata ai risultati della sua scommessa è contro i consulenti finanziari dei grandi fondi e la loro ricerca di guadagni attraverso le commissioni:
“Le persone più sofisticate, generalmente le più abbienti, assumono consulenti. E nessun consulente al mondo ti dirà “compra semplicemente un fondo che tracci lo S&P500 e aspetta 50 anni”. Non è necessario essere un consulente per dire una cosa del genere e certamente non otterresti compensi di alcun tipo.”
Queste le parole dette da Buffett alla sua platea in tono piuttosto convinto e sostenuto, concentrando il suo intervento in particolar modo proprio sulle commissioni e sul loro peso.
Investire in fondi che a loro volta investono in fondi, come spesso si finisce col fare attraverso la consulenza finanziaria, vuol dire affrontare diversi livelli di commissioni, tutte in capo al cliente finale. La sola presenza di questi costi riduce la profittabilità dell’investimento, già sub-ottimale.
Durante quest’anno, infatti, gli hedge fund hanno perso in media il -0,6%, almeno fino al 31 marzo. Nel 2015 979 fondi sono stati chiusi, nuovo record dal 2009 e, secondo l’Hedge Fund Research, l’industria ha perso complessivamente $16,6 miliardi negli ultimi due trimestri.
La cautela suggerita da Buffett vuole quindi mettere in allerta gli investitori e la profittabilità dei loro investimenti, soprattutto quando si decide di affidarli ad un sistema più interessato al proprio ritorno economico che non a quello dei loro clienti.
Fonte: Bloomberg
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