La Yellen rassicura circa la forza dell’economia degli Stati Uniti. La Fed è ancora in pista nel percorsi di normalizzazione, nessuna bolla finanziaria.
L’economia degli Stati Uniti prosegue un percorso solido, l’inflazione è in recupero, la Federal Reserve è in pista per aumentare ancora i tassi di interesse e l’economia non è in una bolla finanziaria.
Sono questi i contenuti delle dichiarazioni di giovedì sera di Janet Yellen, presidente della Fed, in difesa del percorso di normalizzazione iniziato dalla banca centrale statunitense a dicembre dello scorso anno, confermando la forza degli Stati Uniti e respingendo le analisi secondo cui l’economia sarebbe in una bolla finanziaria pronta a scoppiare.
«Certamente non descriverei questo come una bolla economica»
ha detto la Yellen, che ribatte elogiando la forza del mercato del lavoro e del tasso di disoccupazione al 5%.
I commenti di Janet Yellen arrivano da un incontro con tre ex presidenti della Federal Reserve, Ben Bernanke, Paul Volcker e Alan Greenspan alla International House di New York per confrontarsi sull’andamento dell’economia degli Stati Uniti e sui percorsi di politica monetaria in tutto il mondo.
La smentita contro la presenza di una bolla finanziaria arriva dopo l’allarme lanciato da Donal Trump, il controverso candidato repubblicano alla presidenza USA, secondo cui l’economia statunitense sarebbe intrappolata dentro una bolla pronta a scoppiare.
In un evento più unico che raro, la Yellen ha parlato in un incontro a New York a fianco di tre tra i suoi predecessori che hanno guidato in passato le sorti della banca centrale più potente al mondo.
Dopo sette anni di crisi finanziaria, Janet Yellen sottolinea che ora il mercato del lavoro siamo vicino ad esprimere in pieno la sua forza, aggiungendo che l’inflazione non sarà bassa ancora a lungo a causa del dollaro forte e del crollo del prezzo del petrolio.
«L’economia statunitense continua a crescere in modo soddisfacente. Continuiamo a vedere il buon andamento del mercato del lavoro, alcuni segnali d’inflazione sono in rialzo, queste erano le nostre aspettative quando abbiamo alzato i tassi a dicembre»,
ha dichiarato nella serata di ieri all’International House, una residenza non-profit per gli studenti a New York.
“C’è ancora uno stimo nella politica monetaria attuale. Ma riteniamo che sia opportuno un percorso graduale negli aumenti dei tassi di interesse”,
ha aggiunto la Yellen.
«Rimaniamo su un percorso ragionevole e non credo che dicembre sia stato un errore».
La Fed ha aumentato i tassi di interesse a seguito della riunione di politica monetaria di dicembre, dallo 0.25% allo 0.50%.
Ben Bernanke e Paul Volcker hanno partecipato fisicamente all’incontro con l’attuale presidente della Fed, mentre Alan Greenspan è apparso in teleconferenza su uno schermo accanto al palco. Con loro quattro si ripercorre un terzo dei 102 anni di storia.
Volcker, che negli anni ‘70 ha visto l’inflazione alle stelle, i 18 anni di mandato di Greenspan caratterizzati da una relativa stabilità economica e la deregolamentazione finanziaria che ha portato alla grande recessione.
Gli ex presidenti della Fed si sono mostrati concordi reciprocamente con le loro varie gestioni della politica monetaria.
Hanno convenuto, inoltre, che la Cina rappresenta più un’opportunità che una minaccia e che i responsabili delle politiche di bilancio dovrebbero lavorare più duramente per sostenere lo stimolo economico della Fed.
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