Dal primo febbraio quasi tutta l’Italia sarà in zona gialla e quello che si teme è il rischio che si creino assembramenti da nord a sud del Paese, tanto che il ministro della Salute Roberto Speranza ha lanciato un avvertimento.
Dal 1 febbraio tutte le regioni d’Italia entreranno in zona gialla ad esclusione della Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e provincia di Bolzano, che rimangono arancini, e il ministro della Salute, Roberto Speranza lancia l’allarme per il pericolo assembramenti, invitando i cittadini a rispettare le misure di prevenzione e ricordando che non si tratta di un “libera tutti”.
Le immagini viste durante questo week end infatti spaventano non poco, e quello che si teme è un ennesimo peggioramento della situazione epidemica da nord a sud dello Stivale. Già durante questo fine settimana infatti non sono mancati gli assembramenti nei centri città, facendo trapelare un clima di eccessiva rilassatezza tra i cittadini.
Zona gialla, scatta l’allarme assembramenti
“Zona gialla non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane”. È questo l’avvertimento lanciato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che tuttavia non è stato sufficiente ad evitare il riversamento di folle di persone nelle vie dello shopping e del centro di molte città italiane.
A fare eco alle dichiarazioni di Speranza anche Agostino Miozzo, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, e il commissario straordinario all’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, entrambi molto preoccupati per le scene dell’ultimo fine settimana. Miozzo, durante un intervista ad Agi ha infatti invitato i sindaci delle città a prendere delle iniziative autonome: “I sindaci devono vigilare, facciano qualcosa, non posso vedere Via del Corso a Roma così piena, o i Navigli a Milano”, mentre Arcuri ha precisato che “se noi automaticamente ricominciamo a far finta di niente e assistiamo alle scene di folla perderemo di nuovo il controllo dell’epidemia. Le immagini degli assembramenti nelle città sono inaccettabili”, nel corso di un intervento a Che Tempo che Fa.
Nelle ultime ore sono infatti rimbalzate sui social immagini che preoccupano, come quelle dei Navigli si Milano presi d’assalto proprio nel giorno della vigilia dell’ingresso in zona gialla per la Lombardia; folle anche in corso Vittorio Emanuele, Porta Nuova e corso Como. Analoga anche la situazione nella capitale e nel Lazio che domani entrerà in zona gialla. I romani si sono riversati nel centro città e nelle vie dello shopping dove i negozi erano aperti.
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