A chi conviene fare 730 senza sostituto d’imposta?

Patrizia Del Pidio

12 Maggio 2024 - 15:45

Da quest’anno il 730 senza sostituto di imposta lo possono presentare tutti i lavoratori dipendenti e i pensionati. In quali casi conviene sceglierlo? Facciamo una valutazione.

A chi conviene fare 730 senza sostituto d’imposta?

Conviene presentare il 730 senza sostituto d’imposta? Dalla stagione dichiarativa 2024 la casella «senza sostituto di imposta» può essere spuntata da chiunque presenti il modello 730, anche se il sostituto di imposta ce l’ha. Si tratta di una novità di quest’anno che consente a chiunque utilizzi il modello di scegliere di ricevere l’eventuale rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate e non dal datore di lavoro in busta paga.

Al di là dei soggetti che sono obbligati a presentare il modello in questo modo perché il sostituto di imposta non ce l’hanno, alla generalità dei lavoratori quando conviene questa scelta? Scopriamolo facendo qualche valutazione.

730 senza sostituto, cosa comporta

Il vantaggio principale di presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730/2024 è quello di servirsi del sostituto di imposta per versare l’eventuale debito o riscuotere l’eventuale credito. Operare il conguaglio fiscale direttamente in busta paga, infatti, permette al lavoratore dipendente e al pensionato, di non avere altre incombenze dopo aver presentato la dichiarazione.

L’eventuale rimborso, poi, è liquidato in tempi molto brevi: con lo stipendio del mese successivo a quello di presentazione per i dipendenti, con il cedolino della pensione spettante il secondo mese dopo l’invio per i pensionati.

Scegliere di presentare il modello 730 senza sostituto di imposta, di fatto, fa perdere entrambi i vantaggi che il 730 comporta perché il contribuente dovrà provvedere a versare con modello F24 l’eventuale debito risultante dalla dichiarazione.

Per l’eventuale credito, invece, a liquidarlo è direttamente l’Agenzia delle Entrate, ma con tempi più lunghi. Non si ricevono le somme, se non alla fine dell’anno di presentazione della dichiarazione, ma la liquidazione potrebbe slittare anche all’anno successivo. La regola generale vuole che l’Ade liquidi il rimborso entro il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione.

A chi conviene presentare il modello 730 senza sostituto?

Nonostante il venire meno degli evidenti vantaggi che utilizzare il modello 730 comporta, a molti contribuenti potrebbe convenire presentare il 730 senza sostituto di imposta.

Uno dei motivi per cui si sceglie di procedere senza sostituto di imposta è che nella liquidazione del rimborso il sostituto di imposta potrebbe procedere al pagamento rateale. Questo accade soprattutto quando il datore di lavoro ha poca capienza fiscale e deve liquidare il rimborso a diversi dipendenti: in questo caso liquida, fino a capienza fiscale per ogni mese, una quota di rimborso a ogni dipendente. La pratica della rateizzazione rende il rimborso meno appetibile.

Se prendiamo l’esempio di un dipendente che deve avere un rimborso di 1.000 euro e il sostituto d’imposta lo rateizza in 5 mesi, il dipendente avrà 200 euro al mese in più nella busta paga, una somma che non fa sicuramente la differenza e che, molto probabilmente scivolerà via tra le spese mensili. Avere, invece, il rimborso in un’unica soluzione, anche se più tardi, permette di pianificare spese più importanti o consistenti.

La scelta della presentazione del 730 senza sostituto di imposta, inoltre, è consigliata a chi ha un datore di lavoro che ha poca capienza fiscale. Quando il datore di lavoro risulta incapiente il rischio che si corre è che il rimborso non possa essere liquidato per intero (se il sostituto di imposta vera poca Irpef potrebbe arrivare a dicembre senza riuscire a recuperare tutto il credito dei dipendenti che deve liquidare). In questo caso il datore di lavoro deve inserire l’importo residuo da liquidare nella sua CU e il dipendente potrà recuperare nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.

In alternative è necessario chiedere al datore di lavoro l’apposita dichiarazione che permetterà al dipendente di riceve le somme residue direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

Il problema principale si presenta per chi l’anno successivo ha lo stesso sostituto di imposta: la situazione potrebbe ripresentarsi e proprio per questo, in casi del genere, è meglio scegliere la presentazione del 730 senza sostituto d’imposta.

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