A Piazza Affari il miglior titolo di ottobre ha guadagnato quasi il 15%. Il peggiore ha sfiorato una perdita del 20%

Stefano Vozza

5 Novembre 2024 - 12:44

A Milano si è formata la candela di Borsa di ottobre, che ha visto salire diversi titoli finanziari e crollare di brutto un titolo in particolare

A Piazza Affari il miglior titolo di ottobre ha guadagnato quasi il 15%. Il peggiore ha sfiorato una perdita del 20%

Terminato il 10° mese dell’anno, è tempo di fare il bilancio di com’è andata in Borsa a Milano tra i primi 40 titoli del paniere principale, il Ftse Mib. C’è stato chi è salito e chi è sceso, anche in doppia cifra, così come avviene (ed avverrà) da quando i listini sono nati.

Tuttavia, per l’investitore comune il modo migliore per approcciare ai mercati è quello di allargare l’orizzonte temporale. I trade vanno fatti in ottica pluriennale e non giornaliera o su time frame ancora più corti. Questi sono spazi temporali per i traders, gente esperta che vive di finanza e la pratica a livelli professionistici.

Illustriamo ora le performance del mese appena concluso (fonte: Investing). Anticipiamo solo che a Piazza Affari il miglior titolo di ottobre ha guadagnato quasi il 15% mentre il peggiore ha sfiorato una perdita del 20%.

I titoli del Ftse Mib che hanno perso di più il mese scorso

Nel bene o nel male, c’è sempre modo e modo di vincere e di perdere. Tradotto, vi sono tante sfumature di “rosso” e di “verde” a seconda dell’intensità del movimento sottostante.
I titoli che hanno chiuso il mese con un segno rosso molto light, ipotizziamo entro il 2,5%, nel complesso sono stati 11. Entro l’1% di perdita, e quindi potremmo dire rimasti sostanzialmente invariati rispetto al 30 settembre, troviamo Azimut (–0,48%), Hera (–0,51%), Terna (–0,52%), Eni (–0,75%) e Generali (–0,89%).

Invece i titoli Prysmian (–1,04%), Enel (–2,00%), Nexi (–2,06%), Amplifon (–2,39%), Interpump (–2,44%) e Fineco (–2,49%) hanno accusato perdite tra l’1 e il 2,5%.
Andando oltre incontriamo un gruppo di aziende le cui perdite sono racchiuse nel range tra il 3,24% (Snam Rete Gas) e il 6,25% (Inwit). Nel mezzo si piazzano i cali di Pirelli (3,57%), Diasorin (4,72%), STM (4,83%), Cucinelli (5,32%) e Telecom (5,83%).

Sul podio, in negativo, incontriamo Monclear (–7,15%), ERG (–13,93%) e Campari, la cui performance mensile si è attestata sul –18,77%.
Le azioni del gruppo beverage avevano chiuso il 30 settembre al prezzo di 7,60 € (ma valevano sui 13 euro a luglio 2023) mentre hanno battuto 6,19 € quale ultimo prezzo di ottobre.

A Piazza Affari il miglior titolo di ottobre ha guadagnato quasi il 15% mentre il peggiore ha sfiorato una perdita del 20%

I restanti 19 titoli del Ftse Mib, quindi, hanno chiuso il mese scorso con il segno più, sia pure ognuno con storie e dinamiche tutte proprie. Anche in questo caso scindiamo le relative aziende in tre ipotetici gruppi a seconda dell’entità del loro saldo finale, light, medium, strong, diciamo così.
Nel primo “green club” incontiamo Mediobanca (1,23%), Stellantis (1,52%), Banca Mediolanum (1,79%), Banca MPS (2,05%), Poste Italiane (2,13%), A2A (2,89%), Tenaris (3,13%) e Banca Pop. Sondrio (3,62%).

L’ipotetico gruppo intermedio è composto invece da blue chip in rialzo tra il 4 e l’8% escluso. Presentate in ordine crescente, si tratta di: Leonardo (4,12%), Italgas (4,17%), Recordati (4,33%), Banca Intesa (5,95%), Ferrari (5,98%), Banco BPM (6,79%), Saipem (7,43%) e Unicredit (7,93%).

I titoli di Piazza Affari saliti di tanto a ottobre 2024

Siamo così giunti al podio di ottobre, che nello specifico premia le seguenti azioni:

  • Unipol: +8,2%. Il Gruppo assicurativo aveva chiuso settembre sui massimi, quasi al prezzo di apertura di ottobre (10,73 €), mese in cui ha segnato un low e high di 10,39 € e 12,29 €, prima di chiudere a 11,43 €;
  • Iveco NV, +9,39%. Qui in realtà si è trattato di un robusto rimbalzo dopo le 4 candele rosse mensili di aprile, maggio, giugno e luglio 2024 e il minimo annuo (almeno ad oggi) di agosto a 7,89 €. L’ultimo prezzo di ottobre, invece, è stato di 9,572 €;
  • BPER Banca, +14,64% ad ottobre ma, prendendo in prestito una locuzione giornalistica calcistica, potremmo dire: ormai non la ferma più nessuno. Il titolo della banca emiliana ha toccato il minimo di 1 € a novembre 2020, mentre ha chiuso ottobre 2024 a 5,60 €, in robusta crescita sulla chiusura del mese precedente.

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