Acqua alta a Venezia: le conseguenze economiche, i costi e i danni iniziano a quantificarsi
L’acqua alta a Venezia ha già causato innumerevoli danni che hanno portato l’Italia intera a domandarsi quali potrebbero essere, alla fine, le conseguenze economiche dell’emergenza.
Ogni anno, soprattutto in occasione delle stagioni più fredde, la laguna deve fare i conti con questo fenomeno che stavolta ha assunto dimensioni imponenti e ha messo in ginocchio l’intera città.
Come emerso nelle ultime ore, l’acqua alta a Venezia ha causato non pochi danni, anche umani: due persone hanno perso la vita a Pellestrina. Le conseguenze economiche e i costi sono stati inizialmente difficili da quantificare, ma ora il quadro si sta chiarendo.
LEGGI ANCHE: Mose Venezia: costi e quando sarà pronto
Acqua alta a Venezia: conseguenze economiche, costi e danni
La giornata di ieri, mercoledì 13 novembre, è stata carica di tensione. In particolar modo Venezia ha atteso una nuova ondata di acqua alta nelle ore serali, ma le previsioni iniziali di circa 125 centimetri si sono rivelate fortunatamente inesatte.
Alle ore 23.35 circa, la marea è salita, ma non così tanto da riuscire a portarsi sopra gli 80 centimetri. Il peggio è passato nel momento in cui la pressione atmosferica è aumentata mentre il vento è diminuito.
Le conseguenze economiche dell’acqua alta a Venezia però non sono state limitate. Inizialmente c’è stata grande confusione (data la situazione emergenziale) e nessuno è stato in grado di quantificare i costi in maniera puntuale.
Con il passare delle ore però il quadro ha iniziato a delinearsi anche se i calcoli sono rimasti piuttosto vaghi.
“Le stime dei danni sono molto ingenti. Parliamo di centinaia di milioni di euro. Non si tratta di quantificare i danni soltanto, ma del futuro stesso della città”,
ha dichiarato il sindaco Brugnaro.
L’acqua alta di Venezia ha d’altronde toccato non soltanto la Basilica di San Marco con i suoi marmi e i suoi mosaici, ma anche il teatro La Fenice e il municipio Cà Farsetti.
Per non parlare poi di tutte le imbarcazioni, dalle gondole ai motoscafi fino ad arrivare alle barche più grandi, che sono state trascinate sulla terraferma dall’incredibile ondata che ha messo in ginocchio la città.
L’intervento del Governo
Per tentare di fronteggiare la situazione, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha delineato i contorni del piano di ristoro danni in dirittura d’arrivo. Per il momento, ha dichiarato, €5.000 verranno concessi ai privati, mentre €20.000 saranno destinati agli esercenti.
Le stime iniziali che hanno parlato di conseguenze economiche per centinaia di milioni di euro sono rimaste ovviamente sul vago (essendo la situazione ancora calda) ma nei prossimi giorni e nelle prossime settimane i costi complessivi si delineeranno probabilmente in maniera più precisa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA