Aiuti agricoltura, ecco quelli previsti nel decreto 63/2024

Nadia Pascale

17 Maggio 2024 - 09:03

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto 63 del 2024, decreto Agricoltura, con misure urgenti in favore delle imprese agricole. Previsti sgravi e aiuti alle imprese in difficoltà.

Aiuti agricoltura, ecco quelli previsti nel decreto 63/2024

Il decreto Agricoltura è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 maggio 2024 con una serie di misure innovative in favore degli agricoltori, ecco tutti gli aiuti agricoltura nel decreto 63 del 2024.

I punti principali del decreto Agricoltura riguardano il contrasto alle pratiche sleali, la tutela degli agricoltori, la regolamentazione dell’applicazione di impianti fotovoltaici in modo da non ridurre la superficie coltivabile e semplificazione attraverso il miglioramento del SIAN, Sistema informatico agricolo nazionale. Implementati anche i controlli.

Vediamo nel dettaglio gli aiuti principali previsti dal decreto.

Sospensione ratei per agricoltori e settore pesca

Il decreto legge 63 del 2024 è rubricato “Disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale”.
Gli interventi nel complesso hanno il valore di 208 milioni di euro e sono rivolti ai settori agricoltura e pesca.

Le misure previste sono diverse. In primo luogo per gli agricoltori e operatori del settore pesca che nel 2023 hanno registrato una perdita di fatturato del 20% rispetto all’anno precedente è prevista la possibilità di sospendere il pagamento della quota capitale, per un periodo massimo di un anno, di eventuali mutui e altri finanziamenti a carattere rateale.

Al fine di ottenere la sospensione dei pagamenti è necessario produrre un’autocertificazione dei requisiti ai sensi dell’articolo 47 del DPR 445 del 2000 (dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà).

Aiuti agricoltura: sgravi contributivi per i dipendenti

L’articolo 2 del decreto prevede, invece, sgravi contributivi per gli agricoltori che si trovano in zone classificate montane, in particolare viene confermata per il 2024 la riduzione del 75% degli oneri contributivi a carico delle imprese per i lavoratori dipendenti, come già previsto dal decreto legge 2 del 10 gennaio 2006, articolo 1 comma 2 lettera b.
Previsto un ulteriore credito di imposta per le imprese agricole attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e in quello della pesca e dell’acquacoltura che acquistano beni strumentali (nuovi macchinari, impianti e attrezzature e terreni). L’aiuto però è limitato alle imprese collocate nella zona ZES (zona economica speciale)

Fotovoltaico, maggiore tutela per gli agricoltori

Abbiamo visto nei mesi precedenti numerose polemiche legate alla riduzione della superficie coltivabile a causa dell’accaparramento dei terreni agricoli da parte di società impegnate nell’installazione di pannelli fotovoltaici. Il decreto agricoltura pone un punto fermo su tale tema, infatti, prevede che nelle zone che nei piani urbanistici risultano classificate come agricole, è fatto divieto di installare il fotovoltaico a terra. Si possono installare pannelli rialzati in modo da continuare le coltivazioni agricole del terreno.

Tali limiti non trovano applicazione nel caso in cui trattasi di progetti realizzati con i fondi PNRR, oppure nel caso in cui si tratti di progetti volti alla costituzione di una comunità energetica rinnovabile (decreto legislativo 199 del 2021, articolo 31.

Aiuti all’agricoltura con controllo della diffusione di epidemie

Tra gli aiuti agli agricoltori vi sono anche incrementi dei fondi per il controllo di determinate patologie come la brucellosi bovina, bufalina e caprina, la tubercolosi bovina e bufalina, il contrasto alla diffusione del granchio blu e contrasto alla diffusione della peste suina africana. L’obiettivo è ridurre la diffusione, evitando così di abbattere numerosi capi e, allo stesso tempo, tutelando la salute umana.

Il decreto aiuti all’agricoltura prevede anche la realizzazione di un piano strategico volto alla riduzione dello spreco idrico. In questo caso è necessario attivare misure di monitoraggio e contrasto.

Per molte delle misure viste sono previsti ulteriori decreti attuativi con norme di dettaglio.

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