La quotata a Piazza Affari è in testa al FTSE Mib in scia al rally di Micron Technology. La struttura tecnica farebbe privilegiare l’implementazione di strategie breakout da un’area di consolidamento
Il produttore italo-francese di microchip STM beneficia dell’intonazione positiva del settore, dopo le indicazioni emerse da Micron Technology.
Se da una parte il colosso Usa ha riportato il primo calo delle vendite in più di due anni nell’ultimo trimestre (-21%) e ha stimato ricavi sotto le attese anche per il quarter successivo (4,8 miliardi contro i 5,34 miliardi. Fonte: Bloomberg), dall’altra ha comunque rassicurato sulla ripresa della domanda nel corso del 2019.
STM, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
La struttura tecnica di STM appare incerta. Da inizio ottava i corsi hanno proseguito in sostanziale lateralità disegnando un’area di consolidamento tra 14,665 e 14,015 euro.
A seguito della rottura al ribasso della trendline ascendente che conta i minimi segnati il 4 gennaio scorso con quelli del 23 gennaio e dell’8 febbraio scorsi, la view di breve ha cambiato polarizzazione a favore dei venditori, nonostante il trend da inizio anno sia rialzista.
Dai low segnati a gennaio i corsi hanno infatti disegnato un modello di massimi e minimi crescenti, oltrepassando inoltre la media mobile semplice a 50 giorni con la candela impulsiva del 24 gennaio scorso.
Nonostante la perdita di momentum evidenziata dall’oscillatore RSI settato a 14 periodi, si potrebbero implementare strategie long su eventuale breakout dell’area di consolidamento precedentemente menzionata.
In tal caso le forze rialziste dovranno prestare attenzione alla media mobile semplice a 200 giorni, ora transitante a 15,472 euro. Tale livello dinamico di lungo periodo potrebbe infatti ostacolare un eventuale rialzo delle quotazioni.
Strategie operative su STM
Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Alla luce dell’attuale struttura tecnica di STM si potrebbero privilegiare strategie long su breakout. In particolare la rottura del massimo segnato il 15 marzo scorso a 14,665 euro, darebbe il via agli acquisti.
Lo stop loss potrebbe essere collocato poco al di sotto del minimo della stessa candela, più precisamente a 14 euro.
Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere identificato a 16,565 euro, prossima resistenza statica lasciata in eredità dal low segnato il 4 aprile scorso.
Un target finale, invece, potrebbe essere collocato sul livello psicologicamente significativo a 18 euro.
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