Le quotazioni di Aud/Usd si trovano a ridosso degli ultimi supporti prima di raggiungere i minimi 2019. La situazione però potrebbe essere simile a quella che si è verificata tra agosto e settembre dello scorso anno.
Valori | |
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Ultimo prezzo | 0,6755 |
Variazione | -0,10% |
Max (52 settimane) | 0,7295 |
Min (52 settimane) | 0,6671 |
Indicatori | |
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MM200 | 0,6874 |
RSI 14 | 26,76 |
MACD | -0,002 |
Performance | |
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1 settimana | -1,30% |
1 mese | -3,42% |
3 mesi | -1,60% |
Gennaio si è rivelato un mese piuttosto negativo per l’Aud/Usd, che ha annullato quasi interamente il rialzo messo faticosamente in piedi tra agosto e dicembre 2019.
Dal punto di vista grafico, i corsi sono stati respinti dalla soglia psicologica 0,70, intorno dove transitava anche la resistenza orizzontale lasciata in eredità dai minimi dell’8 marzo 2019.
La discesa in essere ha portato al breakout della linea di tendenza che unisce i minimi del 3 gennaio e 18 giugno 2019 per poi passare sotto la trendline ottenuta collegando i massimi del 4 dicembre 2018 e 17 aprile 2019, dopo un finto pullback.
Quest’ultimo livello corrispondeva inoltre con il supporto statico derivante dai top del 2 agosto 2019, a 0,6819. Dopo la barra di estensione ribassista di ieri, le quotazioni sono arrivate alla prova dell’ultimo livello di concentrazione di domanda prima di raggiungere i minimi del 2019. Si tratta della linea di tendenza che collega i lows del 7 agosto a quelli del 3 settembre 2019.
Questo sostegno, unito al raggiungimento della soglia di ipervenduto dell’RSI settato a 14 periodi possono indicare una possibile ripresa per il cambio, perlomeno nel breve periodo. La struttura dei prezzi ha diverse analogie con quanto successo tra agosto e settembre 2019, quando in sostanza è partito l’ultimo impulso rialzista.
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