Le quotazioni di Gbp/Usd hanno raggiunto i minimi da oltre due anni dopo le recenti dichiarazioni del ministro degli Esteri inglese, Dominic Raab. Graficamente, si nota come i ribassi potrebbero aver margine di manovra fino a 1,20
Continua la debolezza di Gbp/Usd, che aggiorna i minimi da oltre due anni dopo che il ministro degli Esteri, Dominic Raab, ha affermato che l’Unione Europea dovrebbe cambiare il proprio atteggiamento (definito ostinato), al fine di evitare una no-deal Brexit il prossimo ottobre (per approfondire).
Queste dichiarazioni hanno fatto scattare la debolezza sul Cable, che si distanzia sempre di più dall’ex supporto a 1,2480.
Gbp/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
La struttura grafica del cambio ha iniziato a deteriorarsi a maggio, quando le quotazioni non sono riuscite a mantenersi al di sopra della media mobile semplice a 200 giorni e alla linea di tendenza che collega i minimi del 3 gennaio a quelli del 26 aprile 2019.
Se la seduta odierna dovesse chiudere in area di minimi, verrebbe formata una serie di tre barre in espansione di range, che costituiscono un segnale piuttosto negativo per gli operatori rialzisti.
È interessante notare come per diverse figure non vi sia la presenza di un livello di concentrazione di domanda: a questo proposito, si può ricavare un supporto di lunghissimo periodo collegando i lows della prima ottava di marzo 1985 a quelli della seconda seconda settimana di ottore 2016. Questa trendline transita sulla soglia psicologica di 1,20.
Strategie operative su Gbp/Usd
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Visto quanto emerso dall’analisi tecnica, si potrebbero valutare strategie di matrice short in caso di ritorno a 1,2382. Lo stop loss andrebbe posto a 1,2600, mentre l’obiettivo principale a 1,2050. Il target finale sarebbe invece localizzato a 1,2000, livello dal quale si potrebbero tornare ad implementare strategie di matrice long
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