Le quotazioni del derivato sulla materia prima continuano a mostrare segnali di forza, dopo il rialzo messo a segno da un livello supportivo di lungo periodo. La struttura tecnica favorisce l’implementazione di strategie rialziste con ampio rapporto di rischio-rendimento
Le quotazioni del future sul natural gas si riportano sui massimi segnati durante la prima metà di dicembre. Con il rialzo messo a segno dai minimi segnati il 25 aprile scorso, i corsi della materia prima energetica hanno disegnato un modello di massimi e minimi crescenti che ha iniziato a deteriorare la tendenza ribassista in atto dai top segnati a 2,90 dollari a marzo.
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Natural gas future, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Il recente movimento rialzista non è partito da un livello a caso, bensì da un’area supportiva di lungo periodo già ad agosto 2016, a novembre e febbraio 2017 ed ancora a febbraio 2018-2019.
Le indicazioni provenienti dalle medie a 50 e 200 giorni tuttavia evidenziano tutt’altro che una ripresa di vigore, almeno nel medio-lungo periodo. Dall’ultima decade di febbraio è infatti stato evidenziato il segnale Death cross che ha di fatto confermato la view ribassista, graficamente piuttosto chiara già dopo il crollo di dicembre 2018.
Al momento i prezzi rimangono all’interno del range di venerdì scorso disegnando un pattern inside, poco al di sotto della media mobile semplice a 50 giorni. Un ritorno dei prezzi al di sopra di questo livello dinamico potrebbe fornire un primo segnale a favore dei compratori che, tuttavia, dovranno oltrepassare la resistenza statica lasciata in eredità dal top segnato il 10 aprile a 2,729 dollari.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su Natural gas future
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Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Vista la struttura tecnica del natural gas future si potrebbero implementare operazioni long. In particolare, un ritorno al di sopra della SMA50, ora a 2,68 dollari fornirebbe un segnale di acquisto.
Lo stop loss in questo caso potrebbe essere collocato poco al di sotto del minimo segnato venerdì, più precisamente a 2,57 dollari. Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato in prossimità del livello dinamico che conta la serie di massimi segnati tra fine febbraio e la seconda metà di marzo, ora transitante a 2,85 dollari.
Un target finale invece potrebbe essere identificato in prossimità della duplice area resistenziale compresa tra i livello statico che conta i minimi segnati a ottobre 2018 e la media mobile a 200 giorni, rispettivamente transitanti a 3,105 e 3,121 dollari.
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