Il metallo industriale staziona poco al di sotto di un livello statico che, se oltrepassato, consentirebbe molto spazio di manovra per i compratori. Ecco le strategie operative secondo l’analisi tecnica
Le quotazioni del future sul rame si attestano a 2,933 dollari grazie al rimbalzo messo a segno nelle ultime due ottave.
Da febbraio il metallo industriale ha evidenziato una rinnovata impostazione tecnica a favore dei compratori. Dopo aver registrato un andamento sostanzialmente laterale da settembre, i prezzi hanno infatti violato al rialzo la parte superiore del trading range che si è sviluppato da metà agosto.
Rame future, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
In particolare, con la seduta del 19 febbraio i corsi hanno violato al rialzo la trendline discendente di lungo periodo che collega i principali massimi segnati il 21 settembre e il 3 dicembre, ora transitante a 2,842 dollari.
Questo livello, insieme a quello di natura statica a 2,859 dollari rappresenta la parte resistenziale dei corsi dovrà essere attentamente monitorato dai corsi nel caso di un ritorno dei prezzi in quest’area, già delimitata dalla SMA50 che funzionato da supporto dinamico.
Per l’operatività odierna è fondamentale contrassegnare il livello statico che conta i due principali massimi segnati tra fine febbraio e marzo, ora transitante a 2,98 dollari. Questo livello, se violato al rialzo, darebbe il via a nuove operazioni in direzione long.
Oggi i corsi rimangono all’interno del range della candela di ieri formando un pattern inside. Tuttavia, prima di implementare qualsiasi strategia breakout, sarà necessario attendere una chiusura sopra il livello dinamico precedentemente menzionato.
Strategie operative su Rame
Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Alla luce della struttura tecnica si potrebbero implementare strategie di matrice rialzista, previa rottura del livello statico precedentemente menzionato a 2,98 dollari.
In tal caso lo stop loss potrebbe essere collocato poco al di sotto del minimo segnato il 2 aprile scorso, più precisamente a 2,89 dollari.
Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato a 3,10 dollari, dove transita la trendline ascendente di lungo periodo che conta i minimi segnati tra settembre 2017 e marzo 2018.
Un target finale, invece, potrebbe essere collocato sui top a 3,295 dollari.
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