I corsi del derivato sul petrolio texano sono hanno raggiunto un livello resistenziale significativo, mostrando i primi segnali di debolezza. L’oscillatore RSI in area di ipercomprato farebbe privilegiare operazioni long su ritracciamento nei pressi della media mobile a 200 giorni. Ecco i livelli da monitorare secondo l’analisi tecnica
Le quotazioni del petrolio WTI al momento si attestano a 63,99 dollari al barile, in flessione di oltre mezzo punto percentuale.
La tendenza rialzista in atto da fine dicembre 2018 in queste sedute ha incontrato un livello resistenziale molto significativo: la linea orizzontale che conta i minimi segnati a giugno e agosto 2018, transitante a 64,54 dollari al barile.
WTI future, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Con il rialzo messo a segno dai minimi in area 42 dollari il petrolio ritorna sui valori che non si vedevano da ottobre 2018. La tendenza rialzista rimane strutturalmente intatta con il modello di massimi e minimi crescenti confermato dal top registrato nella seduta del 9 aprile a 64,79 dollari.
Anche osservando le medie mobili a 50 e 200 giorni, si nota che i due indicatori di trend stanno cambiando la loro pendenza al rialzo e, inoltre, sembrano vicini a completare un segnale Golden cross se nelle prossime ottave il rialzo dovesse ulteriormente continuare.
Analizzando invece le indicazioni di momentum pare troppo presto per implementare strategie long. Se si osserva l’oscillatore RSI settato a 14 periodi, si può notare che questo staziona già da diverse sedute all’interno dell’area di ipercomprato.
Questa indicazione unita al fatto che i corsi abbiamo mostrato debolezza in prossimità di un livello di resistenza significativo, farebbe privilegiare l’attesa di un ritracciamento prima di entrare long.
A tal proposito il livello supportivo rappresentato dalla SMA200, ora transitante a 60,96 dollari, potrebbe fornire un ottima area dalla quale attendere segnali di forza in linea con la tendenza ascendente di più lungo periodo.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su WTI future
Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Considerata la struttura tecnica del WTI future, si potrebbero privilegiare strategie long, ma su ritracciamento.
L’area dinamica rappresentata dalla media mobile a 200 giorni in tal senso dovrà essere attentamente monitorata in caso di segnali dalle implicazioni rialziste.
Per questo tipo di operatività lo stop loss potrebbe collocato poco al di sotto del supporto di breve periodo che conta i massimi segnati durante l’ultima decade di marzo, più precisamente a 60,30 dollari.
Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere identificato in prossimità degli attuali massimi di periodo a 64,79 dollari.
Oltrepassato questo livello statico i corsi avrebbero molto spazio di manovra fino ad arrivare, potenzialmente, al successivo livello resistenziale rappresentato dalla trendline ascendente che conta i minimi segnati da febbraio ad agosto 2018, ora transitante a 68,00 dollari al barile.
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