I prezzi delle azioni Moncler hanno formato un pattern di analisi tecnica che implica un’inversione di tendenza ribassista. Ieri Consob ha comunicato la partecipazione rilevante della banca d’affari americana sulla società
I dati intraday e in tempo reale del Grafico MONC sono tratti dalle quotazioni di prodotti OTC.
Oggi le azioni Moncler hanno aperto in gap up a 37 euro per poi iniziare una lenta discesa che le ha portate, al momento della scrittura, a 36,68 euro.
Il fatto. Moncler resta nel mirino degli investitori istituzionali: dopo la recente uscita dalla compagine sociale da parte del fondo Eurazeo (per approfondire), dalle comunicazioni di Consob relative alle partecipazioni rilevanti di ieri è emerso che lo scorso 21 marzo Morgan Stanley Asia Limited (controllata da Morgan Stanley), sarebbe diventata uno degli azionisti di maggioranza di Moncler.
Questo grazie ad una partecipazione in gestione discrezionale del risparmio pari al 3,016% del capitale sociale dell’azienda. Gli altri maggiori azionisti della società sono Remo Ruffini e Blackrock, che detengono rispettivamente 26,75% e il 5,026% del capitale sociale.
L’analisi tecnica su Moncler
Moncler, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dal punto di vista grafico oggi è scattato un segnale short interessante. Con il gap up di oggi e la successiva discesa dei corsi si è completato un pattern di inversione 80-20. La barra di ieri presenta infatti l’apertura e la chiusura poste rispettivamente sul 20% inferiore e superiore del range daily.
A corroborare la validità del segnale è la rottura della trendline che collega i minimi del 17 dicembre 2018 a quelli del 28 febbraio 2019. Oltre a questo, i corsi stanno venendo respinti dal livello dinamico disegnato con i top del 4 a quelli del 15 marzo 2019.
Le strategie operative su Moncler
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Si potrebbero sfruttare le implicazioni ribassiste del pattern menzionato nell’analisi cercando un’operatività di matrice short intorno a 36,85 euro. Lo stop loss sarebbe individuabile a 37,86 euro, mentre l’obiettivo principale a 35,25 euro. Il target finale andrebbe invece posto a 33,82 euro.
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