L’app Immuni potrà essere utilizzata anche all’estero grazie ad un accordo raggiunto tra gli Stati membri e la Commissione Europea. Ecco in quali Paesi funzionerà.
L’app Immuni funzionerà anche all’estero, o almeno in alcuni Paesi dell’Unione Europea, come la Germania e il Belgio, e sarà compatibile anche con i cittadini di altre nazionalità. Gli Stati membri e la Commissione europea hanno raggiunto un accordo che tuttavia prevede alcune condizioni. Di fatto è stata introdotta quella che viene chiamata “interoperabilità” delle app utilizzate per il controllo dei contagi di coronavirus.
La Commissione europea ha già pubblicato le specifiche che i governi dovranno introdurre nelle loro app affinché esse possano essere compatibili anche con quelle degli altri Stati. La misura si è resa necessaria anche in vista dell’estate, dal momento che con la riapertura dei confini nazionali molti cittadini potranno riprendere a viaggiare anche per turismo. Con questa nuova funzionalità saremo avvisati se entreremo in contatto con un paziente COVID-19 e potremmo sapere anche se la persona in questione sta utilizzando un’altra app o Immuni.
Immuni anche all’estero: come funziona
Sarà quindi possibile utilizzare l’app di tracciamento dei contagi anche all’estero. Il suo funzionamento sarà molto simile a quello sul territorio nazionale: se un italiano entra a contatto con una persona infetta, anche di un’altra nazionalità e a patto che abbia installato sul suo smartphone un’app compatibile, riceverà un avviso sul proprio telefono.
L’avviso partirà anche nel caso di un turista sul nostro territorio, di fatto dunque il sistema funzionerà come se tutti i cittadini, dotati delle varie app compatibili, stessero utilizzando tutti Immuni.
In quali Stati funzionerà Immuni?
Va tuttavia precisato che l’app non funzionerà in tutti gli Stati europei, almeno per il momento. Le linee guida diramate dalla commissione europea infatti prevedono che le app per essere compatibili devono utilizzare il modello di segnalazione decentralizzato, basato sugli aggiornamenti di Android e iOS rilasciati da Google e Apple a maggio, che l’Italia è stata tra le prime ad adottare.
Attualmente lo stesso sistema di tracciamento è stato adottato solamente dalla Germania e del Belgio, mentre la Francia e la Norvegia utilizzano un sistema centralizzato. Tutti gli altri Governi dell’Unione Europea invece non hanno ancora provveduto a far realizzare un’app specifica per il tracciamento. L’accordo non è ancora operativo, ma la speranza è che lo sia nel minor tempo possibile, soprattutto in vista della stagione turistica e della possibile seconda ondata prevista in autunno.
Le attuali app disponibili necessitano di un aggiornamento per poter essere compatibili anche all’estero, soprattutto la versione di iOS, dal momento che, come si legge sul sito del Governo dedicato all’app Immuni: “su dispositivi iOS, le notifiche di esposizione vengono disattivate se sei all’estero”, mentre su Android restano attive.
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