Cos’è l’apprendistato di alta formazione e ricerca? Chi può farlo? Ecco vantaggi, svantaggi, e possibilità.
L’apprendistato di terzo livello, conosciuto anche come apprendistato di alta formazione e ricerca, permette agli apprendisti di ottenere titoli di studio di alto grado, come lauree, master, o diplomi specialistici. Può anche essere utilizzato per accedere alle professioni ordinistiche, come quella di avvocato, e svolgere diverse attività di ricerca.
Non tutti possono svolgere questo tipo di apprendistato. Come in altri casi infatti è rivolto a giovani che abbiano minimo 18 anni, e massimo 29 e 364 giorni (quindi 30 non ancora compiuti). Non solo, a seconda del titolo di studio che si deve conseguire, sono anche richiesti altri requisiti.
Non sono solo gli apprendisti a dover essere in possesso di specifici attributi. Anche le aziende ospitanti hanno regole da rispettare. Vediamo in questo articolo come funziona l’apprendistato di alta formazione, quando dura, e chi può svolgerlo.
A cosa serve l’apprendistato di alta formazione
L’apprendistato di terzo livello è un contratto di lavoro subordinato che serve per conseguire uno dei seguenti titoli di studio:
- uno dei titoli di studio di alta formazione artistica, musicale e coreutica;
- la laurea, sia triennale, magistrale, o a ciclo unico;
- un dottorato di ricerca;
- un diploma ITS di istruzione tecnica superiore;
- infine, per ottenere l’attestato necessario per le professioni ordinistiche per accedere all’esame.
Si differenzia quindi dall’apprendistato di primo livello, utilizzato per ottenere competenze professionali e diploma, e da quello di secondo livello per l’acquisizione di una qualifica professionale. Questo tipo di apprendistato è regolamentato da accordi tra regioni, associazioni, e università e istituti.
Requisiti per svolgere l’apprendistato di terzo livello
Il primo requisito richiesto è quello relativo all’età dell’apprendista. Come per gli altri apprendistati, tranne che in casi particolari, l’età richiesta è tra i 18 e i 29 anni e 364 giorni.
Gli apprendisti devono anche avere o un diploma di istruzione secondaria superiore, oppure un diploma professionale, che sia stato conseguito nei percorsi di istruzione e formazione professionale.
Non solo, a seconda del titolo di studio che si deve prendere, è anche richiesto un altro requisito.
- per il praticantato, è richiesta la laurea necessaria per accedere alla professione in questione;
- per i diplomi AFAM è richiesto il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o un titolo di studio idoneo;
- per la laurea universitaria, è necessario essere iscritti al corso di studi;
- per il master di 1° livello, bisogna essere in possesso della laurea triennale, o magistrale, o a ciclo unico;
- per il master di 2° livello, bisogna avere la laurea magistrale, o magistrale a ciclo unico;
- per i dottorati di ricerca, l’interessato deve essere già ammesso o iscritto al dottorato.
Requisiti del datore di lavoro
Oltre agli apprendisti, anche i datori di lavoro devono rispettare una serie di requisiti. I privati che attivano degli apprendistati di alta formazione possono accedere a diversi vantaggi contributivi, fiscali, retributivi ed economici.
È richiesto che rispettino dei requisiti sia tecnici strutturali (devono essere in possesso dei macchinari e dello spazio per ospitare l’apprendista), sia formativi. Deve essere sempre presente almeno un tutor per seguire gli apprendisti. Le richieste tecnico/strutturali dipendono dal campo in cui si svolge l’apprendistato.
Inoltre, la quantità degli apprendisti ospitabili dipende anche dalle dimensioni della realtà stessa:
- imprese con fino a 3 dipendenti specializzati o qualificati in servizio, possono ospitare un massimo 3 apprendisti;
- tra i 3 e i 9 dipendenti specializzati, 1 apprendista per dipendente;
- con 10 i più dipendenti specializzati o qualificati, massimo 3 apprendisti ogni 2 dipendenti.
Master di alta formazione: quanto dura
La durata dell’apprendistato di alta formazione varia a seconda del titolo di studio che si deve ottenere. Il periodo minimo è di 6 mesi, tuttavia sono previsti 2 anni per il master biennale e 3 anni per quelli di laurea e ricerca. Chi invece svolge il praticantato per le professioni ordinistiche si troverà di fronte a opzioni variabili per quel che riguarda la durata, che sarà comunque quella necessaria per poter accedere all’esame.
Stipendio e tutele degli apprendisti
Per quel che riguarda lo stipendio, è previsto che questo non possa essere inferiore di 2 livelli rispetto a quello di un lavoratore con medesimo incarico, a livello di inquadramento Ccnl. Inoltre, deve essere in linea con le sue mansioni e il suo percorso formativo. Lo stipendio quindi dipende dal Ccnl di riferimento, e può aumentare nel corso del periodo di apprendistato.
Una persona assunta con contratto di apprendistato ha accesso a tutti i diritti previsti per i rapporti di lavoro subordinato. Può quindi accedere all’assegno di disoccupazione se necessario, a quello familiare, alla maternità, malattia, e ferie. Ha diritto a un’assicurazione e di vedersi riconosciuto il versamento dei contributi.
Infine, una volta concluso il periodo di apprendistato, le possibilità sono due:
- continuazione del rapporto con contratto a tempo indeterminato;
- recidere il rapporto di lavoro, senza bisogno di alcuna motivazione.
Come funziona l’apprendistato di terzo livello e obblighi formativi
La formazione che l’apprendista ottiene è suddivisa in interna ed esterna. Quella interna è riferita a ciò che si apprende sul luogo di lavoro, mentre quella esterna riguarda gli studi che si devono svolgere presso l’istituzione scolastica o formativa.
A seconda del titolo di studio che si intende ottenere, le percentuali dedicate a ognuna di queste formazioni sono diverse, ma di norma la formazione esterna non può essere superiore al 60% dell’orario.
Prima di iniziare all’apprendistato i dettagli riguardanti la formazione vengono inseriti all’interno del piano formativo individuale dell’apprendista, stipulato d’intesa con l’azienda, l’istituto formativo, e l’interessato. All’interno del documento vengono definiti durata, compiti, organizzazione didattica e tutti i dettagli necessari allo svolgimento dell’apprendistato.
Sono anche riportati tutti i dati riguardanti l’azienda, l’istituzione formativa (università o scuola), e l’apprendista. Questo documento è obbligatorio per poter cominciare l’apprendistato.
Dimissioni o licenziamento
L’apprendista ha il diritto di dimettersi, e l’azienda ha il diritto di licenziarlo durante il periodo di apprendistato, quando si verifica una delle seguenti situazioni:
- per mancato superamento del periodo di prova;
- per giusta causa, durante il periodo di apprendistato;
- per giusta causa, concluso il periodo di apprendistato;
- alla fine del periodo, scegliendo di non continuare il rapporto lavorativo.
Nel caso di recesso del rapporto di lavoro durante il periodo di apprendistato il datore di lavoro è punito con una sanzione, che va dai 100 ai 600 euro. Questa, in caso di recidiva, aumenta dai 300 fino ai 1500 euro.
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