Armi alla Guardia Costiera: il pericolo non si ferma a mani nude

Vittorio Proietti

8 Giugno 2017 - 18:24

La Guardia Costiera italiana potrà essere dotata di armi utilizzabili durante le missioni per il salvataggio e la protezione delle coste italiane. Ecco la novità.

Armi alla Guardia Costiera: il pericolo non si ferma a mani nude

La Guardia Costiera italiana potrà essere dotata di armi utilizzabili durante le missioni per il salvataggio e la protezione delle coste italiane. La fonte è Giornale.it, che insiste sulla nuova misura a favore degli interventi delle capitanerie di porto.

Successivamente all’aggressione di una nave della Guardia Costiera italiana, che ha subito colpi di mitragliatrice a poche miglia dalla costa libica, anche il Ministero dei Trasporti ha preso in considerazione l’idea di dotare la Guardia Costiera di armi a protezione dei propri dipendenti.

I dipendenti delle Forze Armate italiane corrono continui rischi a causa dell’immigrazione clandestina e dotarsi di armi può garantire una forma di protezione ai nostri militari. La misura era stata proposta più volte dal Cocer e dal suo delegato Antonello Ciavarelli, ora sembra concretizzarsi.

Vediamo cosa prevede la direttiva sulle armi alla Guardia Costiera.

La Guardia Costiera: organizzazione e funzioni del corpo

La Guardia Costiera italiana ha il compito di proteggere le nostre coste in questo periodo di immigrazione incontrollata e spesso legata agli ambienti criminali. La dotazione di armi è ovviamente una misura a favore della protezione degli agenti stessi nelle operazioni e negli interventi oltremare.

Alle Capitanerie di Porto sono affidate sia la disciplina che la vigilanza di tutte le attività nei porti e nei mari italiani, per questo motivo è al servizio delle attività di più di un ministero, tra cui il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Ambiente, Politiche Agricole e Forestali.

L’ordinamento è di un corpo specialistico della Marina Militare, in quanto la Guardia Costiera esercita le funzioni di ordine militare nelle forme tipiche previste dalla Legge.

Oltre alla vigilanza delle coste e dei porti, vi sono anche le responsabilità sulla sicurezza della navigazione, sulla tutela dei beni archeologici sommersi ed il controllo delle attività di pesca. Le attività sono quindi moltissime, malgrado il corpo superi di poco i 10 mila uomini.

Armi alla Guardia Costiera: la prevenzione è sicurezza

Il personale della Guardia Costiera di terra e a bordo potrà essere armato per garantire gli interventi di polizia giudiziaria ordinate. La necessità è data dall’immigrazione incontrollata cui siamo quotidianamente sottoposti come luogo più vicino di accesso all’Unione Europea.

Le armi serviranno appunto a garantire la sicurezza degli agenti nelle operazioni di supporto alle altre Forze di Polizia per il mantenimento dell’ordine pubblico e per la vigilanza delle attività nei porti.

Il materiale a disposizione sarà la dotazione di protezione fisica (caschi, scudi, elmi, giubbotti antiproiettile), ma anche strumenti di contenimento come manette, bastoni di difesa in gomma, oltre che armi d’ordinanza delle Forze Armate lunghe e corte.

La sicurezza degli agenti deve essere garantita, la situazione potrebbe sfuggire di mano in qualsiasi momento e lo Stato ha il dovere di fornire tutti gli strumenti necessari per gli interventi.

Si legga anche questo articolo sulla nuova uniforme dei Carabinieri.

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