Asteroide potenzialmente pericoloso si avvicina alla terra: ecco quando

Chiara Esposito

30/10/2022

Nasa: corpo celeste «potenzialmente pericoloso» in avvicinamento. Cosa ci dicono davvero i dati a nostra disposizione sulla rotta dell’asteroide RM4.

Asteroide potenzialmente pericoloso si avvicina alla terra: ecco quando

Gli astronomi del Panoramic Survey Telescope and Rapid Response System (Pan-STARRS1) hanno individuato un gigantesco asteroide che, la sera di martedì 1 novembre, sorvolerà la Terra.

Il corpo celeste è stato ribattezzato RM4 e la Nasa lo ha classificato come «potenzialmente pericoloso». Questa denominazione non deve però allarmarci, l’asteroide è stato oggetto di accertamenti costanti da parte degli esperti che lo hanno avvistato e non c’è nessun rischio di impatto con il nostro pianeta.

Il sua massimo avvicinamento sarà infatti pari 2,3 milioni di chilometri. Il sorvolo dei prossimi giorni è piuttosto una straordinaria occasione d’osservazione spaziale e di studio più approfondito per gli addetti ai lavori.

Una scoperta simile tuttavia ci porta a interrogarci con rinnovato interesse sulla sicurezza spaziale terrestre e su quali siano le strategie che ad oggi gli enti aerospaziali sono in grado di mettere in atto qualora si presenti un concreto un rischio di collisione.

RM4: la scoperta e il monitoraggio

Il corpo extraterrestre è stato avvistato per la prima volta dal team del Panoramic Survey Telescope and Rapid Response System il 22 settembre scorso, quando RM4 si trovava a oltre 90 milioni di chilometri dalla Terra.
Da allora non è stato più perso d’occhio.

L’asteroide infatti è stato da subito oggetto di vivo interesse ed attenzione scientifica da parte dell’Istituto di astronomia dell’Università delle Hawaii, del MIT Lincoln Laboratory e di altri centri di ricerca statunitense che hanno coordinato gli studi i propri studi d’osservazione per raggiungere il massimo gradi di precisione predittiva.

Questi esperti si avvalgono infatti di una vasta rete di telescopi sita all’Osservatorio di Haleakala (isola di Maui) che scandaglia costantemente lo spazio profondo a caccia di nuovi asteroidi, comete e pianeti che viaggiano vicino all’orbita terrestre. Corpi simili sono detti «oggetti vicini alla Terra», meglio noti con il loro nome inglese «Near-Earth objects» o con il loro acronimo Neo.

Cosa significa «potenzialmente pericoloso»?

RM4 sorvolerà la Terra alle 19:27 ora italiana mantenendosi ad una distanza rassicurante di 0,01536 Unità Astronomiche, quasi sei volte la distanza media che intercorre tra la Terra e la Luna.

L’asteroide in questione è però stato classificato dalla Nasa come «potenzialmente pericoloso» in virtù delle sue impressionanti dimensioni. Basti pensare che gli studi osservativi di questi mesi parlano di un diametro compreso tra i 330 e 740 metri. Per una comparazione che renda l’idea pensiamo al Burj Khalifa di Dubai, l’edificio più alto del mondo, che si attesa a 828 m.

Le classificazioni sulla pericolosità di un corpo celeste vengono fatte a partire dalle stime sulle catastrofi che un eventuale collisione causerebbe. In questo specifico caso l’impatto sarebbe fonte di danni incalcolabili. Non ci sarebbe un’estinzione di massa come quella avvenuta 66 milioni di anni fa visto che quel meteorite aveva un diametro di ben 14 chilometri, ma dobbiamo tener presente che un asteroide di soli 100 metri di diametro riuscirebbe a radere al suolo una metropoli come Roma provocando milioni e milioni di morti.

Detto questo, gli scienziati ritengono che almeno per i prossimi 100 anni non sussiste alcun «rischio spaziale» per la specie umana. Ciononostante è bene tenersi pronti. In ottica preventiva di fatti gli scienziati sono costantemente impegnati a sviluppare piani e sistemi di monitoraggio e allarme così come strategie di deviazione di corpi in potenziale rotta di collisione con l’orbita terrestre.

La missione della sonda DART della Nasa, conclusasi con estremo successo il 27 settembre scorso, ne è il più chiaro degli esempi: abbiamo i mezzi per riuscire a deviare intenzionalmente la traiettoria di un corpo celeste. Questa recentissima esperienza è quindi un importante primo passo per affinare le tecniche di protezione del pianeta.

Nel frattempo, per gli amanti del cielo che vorrebbero avvistare RM4 si consiglia un telescopio di almeno 8 pollici mentre, per tutti gli altri curiosi, ci sarà una diretta streaming sui canali di Virtual Telescope Project.

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