Cos’è l’anomalia magnetica, l’impatto sull’Italia dell’allerta NASA

Luna Luciano

6 Aprile 2025 - 09:32

Un’anomalia magnetica nello spazio sta preoccupando la NASA. Scopri cos’è l’AMAS e quali potrebbero essere le conseguenze, anche per l’Italia e per il resto del Pianeta.

Cos’è l’anomalia magnetica, l’impatto sull’Italia dell’allerta NASA

Un’anomalia del campo magnetico terrestre ha attirato l’attenzione della NASA, portando nuovi interrogativi sullo stato della nostra protezione naturale contro le radiazioni cosmiche.

Questo fenomeno, chiamato Anomalia Magnetica del Sud Atlantico (AMAS), si manifesta in una vasta area che si estende tra il Sud America e l’Africa sudoccidentale. Il suo comportamento anomalo è causato da irregolarità nel nucleo esterno della Terra, dove il flusso di metalli liquidi influenza la forza e la direzione del campo magnetico globale.

L’area colpita dall’AMAS risulta particolarmente vulnerabile agli influssi del vento solare e alle radiazioni cosmiche, poiché il campo magnetico, normalmente una barriera protettiva, si indebolisce sensibilmente. Questo fa sì che le particelle cariche provenienti dal Sole penetrino più facilmente nell’atmosfera terrestre.

Anche se l’Italia si trova lontana dalla regione direttamente coinvolta, il crescente interesse e monitoraggio della NASA mette in luce l’importanza globale del fenomeno. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Cos’è l’anomalia magnetica del Sud Atlantico (AMAS)

L’anomalia magnetica del Sud Atlantico, conosciuta con l’acronimo AMAS, rappresenta una regione del campo magnetico terrestre particolarmente debole, che si estende sopra parte dell’oceano Atlantico meridionale e coinvolge aree del Sud America e dell’Africa sudoccidentale. Questa zona anomala è causata da irregolarità nel flusso del metallo liquido presente nel nucleo esterno del nostro pianeta, il quale ha un ruolo chiave nella generazione del campo magnetico terrestre.

In condizioni normali, il campo magnetico agisce come uno scudo naturale, proteggendo la Terra dalle particelle cariche provenienti dal Sole. Tuttavia, nella regione dell’AMAS, questo scudo si indebolisce sensibilmente, permettendo a queste particelle ad alta energia di penetrare più in profondità nell’atmosfera terrestre. Questo fenomeno comporta non solo un’anomalia locale, ma ha anche potenziali implicazioni globali, in quanto può alterare il comportamento delle fasce di radiazione di Van Allen – le strutture toroidali che circondano il nostro pianeta e che trattengono le particelle cariche nello spazio.

La NASA, in collaborazione con altre agenzie spaziali internazionali, monitora costantemente l’evoluzione dell’AMAS, poiché rappresenta una sfida significativa per i dispositivi spaziali. Il geofisico Terry Sabaka del Goddard Space Flight Center della NASA ha spiegato che il campo magnetico terrestre è il risultato di una sovrapposizione di molteplici fonti di corrente, ed è proprio questa complessità che rende difficile prevedere con esattezza il comportamento dell’anomalia nel lungo periodo.

Al momento, l’anomalia non rappresenta una minaccia diretta per la vita umana sulla Terra, ma può influenzare negativamente i satelliti artificiali, i veicoli spaziali e persino le missioni con equipaggio. Il passaggio attraverso l’AMAS può provocare malfunzionamenti nei sistemi elettronici di bordo, perdita di dati, disturbi nella comunicazione e, in alcuni casi, danni permanenti alle componenti più sensibili delle apparecchiature. Questo fenomeno è tanto più rilevante in un’epoca in cui le tecnologie spaziali sono parte integrante della vita quotidiana, dai servizi GPS alla meteorologia, fino alla comunicazione satellitare.

Gli effetti sull’Argentina e i rischi legati all’AMAS

L’Argentina, trovandosi all’interno dell’area geografica coinvolta dall’Anomalia Magnetica del Sud Atlantico, è uno dei Paesi più direttamente esposti agli effetti di questo fenomeno. Sebbene non esista un pericolo immediato per la salute umana, l’AMAS rappresenta una sfida crescente per le infrastrutture tecnologiche. La maggiore preoccupazione riguarda i satelliti e le sonde spaziali che attraversano l’area. Quando un satellite passa attraverso la zona dell’AMAS, è soggetto a un’intensificazione delle radiazioni, in quanto il campo magnetico non riesce a deviare efficacemente le particelle ad alta energia provenienti dal Sole. Queste radiazioni possono causare disturbi temporanei nei sistemi elettronici, guasti nei sensori, malfunzionamenti nei software e, nei casi più gravi, la perdita di dati cruciali o danni irreversibili ai componenti del satellite.

Le agenzie spaziali argentine, così come quelle internazionali che operano nell’emisfero sud, devono adottare precauzioni specifiche durante il lancio e l’operatività dei satelliti. Alcune missioni pianificano addirittura di “spegnere” temporaneamente determinati strumenti mentre attraversano l’area dell’AMAS per evitare danni. Inoltre, l’incremento dell’attività solare previsto nei prossimi anni – con un ciclo solare in fase ascendente – potrebbe accentuare ulteriormente gli effetti dell’anomalia.

Un altro rischio, meno immediato ma da non sottovalutare, riguarda l’evoluzione futura del campo magnetico terrestre. Alcuni scienziati ipotizzano che l’AMAS possa essere uno dei segnali di un possibile indebolimento generale del campo magnetico, fenomeno che, se confermato, avrebbe conseguenze molto più ampie, influenzando le rotte dei voli aerei, le telecomunicazioni e persino le reti elettriche a livello globale.

Anche se l’AMAS si trova geograficamente lontano dall’Europa, la sua osservazione e analisi continua sono fondamentali per comprendere meglio l’evoluzione del campo magnetico terrestre e per sviluppare tecnologie spaziali più resistenti e sicure, proteggendo anche le infrastrutture critiche dei Paesi, come l’Italia, che fanno largo uso di dati satellitari.

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