AstraZeneca, no via libera prima di febbraio: vaccinazione a rilento in Italia?

Mario D’Angelo

29/12/2020

«Improbabile» che Ema fornisca l’autorizzazione al vaccino AstraZeneca/Oxford prima, su cui ha puntato l’Italia

AstraZeneca, no via libera prima di febbraio: vaccinazione a rilento in Italia?

Nonostante i dati positivi diffusi di recente, è “improbabile” che il vaccino sviluppato da AstraZeneca e Oxford University ottenga presto il via libera da Ema, l’agenzia europea del farmaco. Il vaccino in questione è quello su cui ha puntato il governo italiano, e la corsa all’immunità di gregge nel nostro Paese potrebbe quindi risultare rallentata.

Intanto l’Ue annuncia l’acquisto di altre 100 milioni di dosi Pfizer e la Germania sigla un accordo privato con BioNTech.

Vaccino AstraZeneca, no autorizzazione Ema prima di febbraio

Prima di febbraio, quasi sicuramente, il vaccino AstraZeneca-Oxford non riceverà l’autorizzazione Ema. A rivelarlo è stato il vicedirettore dell’Agenzia europea Noël Wathion, nel corso di un’intervista al quotidiano belga Het Nieuwsblad.

Il motivo è che AstraZeneca non ha consegnato ancora abbastanza dati. La casa farmaceutica, infatti, “ha fornito solo dati sui propri studi clinici”, e questi “non sono sufficienti” a ottenere la raccomandazione europea.

Abbiamo bisogno di dati aggiuntivi sulla qualità del loro vaccino”, ha precisato Wathion. AstraZeneca, inoltre, non ha ancora presentato la domanda formale, senza la quale Ema, in ogni caso, non può procedere.

Mesi fa, AstraZeneca aveva diffuso i risultati preliminari relativamente all’efficacia del vaccino, che si aggirava intorno al 70% dei casi. La percentuale era molto più bassa rispetto a quella ottenuta dai competitor, Pfizer e Moderna, che avevano dichiarato un’efficacia superiore al 94%.

Rischio rallentamento campagna vaccinale italiana

Successivamente AstraZeneca aveva comunicato un’efficacia del 95%, ma a quanto afferma la stessa Ema l’autorizzazione non sarà rapida come quella del vaccino Pfizer/BioNTech.

La situazione potrebbe provocare un serio rallentamento della campagna vaccinale italiana, che ha commissionato 40 milioni di dosi. Il 60% delle dosi che verranno somministrate nel 2021, inoltre, sono proprio AstraZeneca.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato che l’Europa ha opzionato altre 100 milioni di dosi del vaccino Pfizer BioNTech, per un totale di 300 milioni.

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