Hms Host si aggiudica due nuovi contratti in Cina per la gestione di nuovi ristoranti negli aeroporti di Shangai e Bejing Daxing.
Tiepida accoglienza in Borsa per i due nuovi contratti aggiudicati da Autogrill in Cina. Hms Host, controllata del gruppo italiano, ha annunciato di essersi aggiudicata due importanti commesse per la gestione di ristoranti negli aeroporti di Shangai e Bejing Daxing.
Un affare piuttosto importante che però non ha scaldato il titolo a Piazza Affari: al momento della scrittura, infatti, le azioni di Autrogrill scambiano a 8,55 euro in calo dello 0,58%.
Due contratti in Cina per Autogrill
Il primo contratto aggiudicato da Hms Host è quello relativo alla gestione di 8 ristoranti all’interno dello scalo aeroportuale di Shangai. Una commessa della durata di 5 anni piuttosto importante visto che questo aeroporto è il nono più trafficato a livello mondiale.
Non meno rilevante il secondo contratto della durata di 4 anni siglato dalla controllata di Autogrill e che riguarda l’apertura di 6 ristoranti nell’aeroporto di Bejing Daxing, un’infrastruttura destinata a crescere esponenzialmente.
Secondo le stime, il controvalore cumulato delle vendite ammonta a 50 milioni di euro per il contratto di Shangai e a 15 milioni di euro per quello di Bejing.
Autogrill si rafforza in terra asiatica
Grazie a questi due nuovi contratti, Autogrill rafforza la sua presenza sul mercato cinese attraverso la società leader in America nel settore della ristorazione e del retail per i viaggiatori acquisita nel 1999.
Il nuovo percorso intrapreso in Cina va a rafforzare la strategia di crescita già avviata e che ha portato il gruppo italiano a chiudere un 2018 con numeri di tutto rispetto, archiviando un risultato netto di 68,7 milioni di euro e un Ebitda “underlying” a 416,7 milioni, dato quest’ultimo superiore alle attese degli analisti.
Anche l’anno in corso è iniziato con ricavi stabili in Europa e in aumento in Nord America, dove Autorgrill sta preparando nuove acquisizioni strategiche.
Cosa ne pensano gli analisti
È parere degli analisti che la notizia, nonostante non abbia illuminato il titolo in Borsa, sia comunque positiva per il gruppo italiano che coglie un’opportunità interessante nella regione asiatica.
“In base alle nostre stime l’impatto sarà di 5 milioni per il 2019 e 12,5 milioni per il 2020. Ricordiamo che nelle nostre stime prevediamo un tasso di retenzione dei contratti in scadenza dell’85% ogni anno e una crescita addizionale di nuovi contratti internazionali rispettivamente del 5 e 2% per il 2019 e 2020, quindi il nuovo business è già incorporato”
sottolineano gli analisti di Mediobanca, che assegnano al titolo un giudizio outperform e un prezzo obiettivo a 11,3 euro.
Notizia positiva anche per Banca Imi che però non cambia le stime su Autogrill:
“I nuovi contratti non sono grandi (circa 15 milioni di euro all’anno a piena attività) e hanno una breve duration, ma rafforzano la presenza di Autogrill in un’area da alta crescita”.
Il giudizio assegnato da Banca Imi al titolo è buy con un prezzo obiettivo a 10.4 euro.
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