La vendita di azioni da parte di Timone ha scosso il mercato di Azimut. Ecco come sfruttare al meglio le opportunità di mercato con i Turbo Certificates di Bnp Paribas.
Azimut riduce le perdite dopo l’affondo che in avvio di seduta ha portato i prezzi al test di importanti supporti.
Timone Fiduciaria ha annunciato con successo la vendita di 1.260.000 azioni ordinarie di Azimut Holding tramite un procedimento di bookbuilding accelerato ad un prezzo di 22,35 euro per azione, rappresentando circa lo 0,9% del capitale sociale, a investitori istituzionali. Il trasferimento delle azioni e il pagamento del prezzo avverranno il 17 febbraio 2023. Timone Fiduciaria ha concordato un periodo di lock-up di 180 giorni dal closing, subordinatamente alle usuali eccezioni e deroghe da parte di Intermonte (che ha agito in qualità di Global Coordinator e Sole Bookrunner).
La vendita è stata effettuata solo per la quantità di azioni necessaria per garantire il rimborso del finanziamento ottenuto a supporto dell’operazione, oltre ai costi fiscali e quelli connessi. Il resto delle azioni rimane soggetto ai vincoli di voto e di blocco previsti dal Patto e già noti al pubblico. Dopo la transazione, Timone Fiduciaria detiene, per conto degli aderenti al Patto di Sindacato Azimut Holding, 30.431.480 Azioni Azimut Holding, pari al 21,24% del capitale sociale della società.
L’operazione è stata assistita dallo studio legale Latham & Watkins. Secondo gli analisti di Banca Akros, che hanno confermato il «buy» con obiettivo di prezzo a 26 euro per azione, la notizia «può avere un impatto negativo sul titolo, intensificando il rischio di overhang». Gli esperti ricordano che, a febbraio 2020, Timone aveva venduto una quota pari a circa l’1,78% del capitale sociale di Azimut a un prezzo circa 23,7 euro per azione.
Inoltre, come ricordano gli analisti di Equita, «a marzo 2022, Timone aveva completato l’acquisto (iniziato a maggio 2020) di 3,5 milioni di azioni ordinarie di Azimut (2,5% del capitale), con le ultime azioni acquistate a un prezzo medio di 20,28 euro ciascuna. Il totale raccolto dal management, consulenti finanziari, gestori e dipendenti del gruppo era di 60 milioni di euro, di cui il 50% proveniente da finanziamenti bancari».
Prima di proporre la nostra stratecia con un Turbo Certificates di Bnp Paribas, vediamo quali sono i livelli di supporto e di resistenza secondo l’analisi tecnica.
Analisi tecnica su Azimut: strategie operative
Azimut arretra bruscamente cancellando il tentativo di rimbalzo messo a segno nelle ultime due sedute. I prezzi sono scesi a mettere sotto pressione il minimo del 19 gennaio e i supporti orizzontali a 22,30 circa, riuscendo poi a reagire disegnando un «hammer». Sotto quest’area rischio di affondo verso 21,85-21,90, dove il titolo potrebbe intercettare la media mobile esponenziale a 50 giorni, e fino a 21,50. Reazioni dai livelli attuali dovranno spingersi oltre 23,40 per scongiurare la formazione, per ora solo potenziale, di un testa e spalle ribassista disegnato a partire dal picco del 18 gennaio. In quel caso, al superamento dei massimi della scorsa ottava a 23,51, atteso un allungo fino a 24,40 euro, poi a 25,50.
Azimut, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Sintetizziamo di seguito i livelli da monitorare per la nostra strategia:
Trigger: oltre 23,40 euro
Primo target: 24,40 euro
Secondo target: 25,50 euro
Stop loss: 22,30 euro
Azimut: strategie operative con i Turbo Certificates di Bnp Paribas
Su Azimut ipotizziamo una strategia «long» oltre 23,40 euro con stop loss localizzato a 22,30 e obiettivi a 24,40 e 25,50 euro.
Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Long di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT1JOH8 e leva 4,56.
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