Azioni FCA in rosso dopo i dati sulle immatricolazioni di marzo. La quotata di Piazza Affari ha fatto peggio del mercato intero
Azioni FCA in rosso dopo i dati sulle immatricolazioni relative al mese di marzo.
Negli ultimi giorni, già a partire dalla scorsa settimana, il titolo è finito sotto la lente d’ingrandimento grazie alle interessanti speculazioni di stampa del Financial Times, che ha accostato Fiat prima a PSA e poi ancora a Renault-Nissan.
Ieri, invece, lo stesso quotidiano britannico si è interrogato sul futuro della quotata italoamericana e ha tracciato tre strade escludendo allo stesso tempo l’ipotesi di vendita.
Poi sono arrivati i dati sulle immatricolazioni, che hanno imposto al mercato di tornare a concentrarsi sulle azioni FCA, arrivate a perdere quasi l’1% già nei primi minuti di contrattazione.
Azioni FCA soffrono: i dati sulle immatricolazioni
I dati ieri pubblicati dal Ministero dei Trasporti hanno dipinto un quadro decisamente poco roseo per il comparto. Nel mese di marzo, il numero delle immatricolazioni è diminuito del 9,6% su base annua e si è attestato su quota 194.000.
A far scivolare le azioni FCA in Borsa, però, sono stati i dati riguardanti le immatricolazioni della stessa società, crollate del 19,5% rispetto a marzo 2018. La quotata di Piazza Affari ha vantato poco meno di 32.000 unità. Un risultato poco entusiasmante, che ha limato altresì la fetta di mercato di Fiat dal 27,8% al 24,8%.
Le immatricolazioni del gruppo, si noti, sono diminuite anche nel 1° trimestre 2019 (-16,57%). In questo caso la quota di mercato si è attestata a 24,59%.
Al momento in cui si scrive le azioni FCA stanno reagendo ai dati del Ministero con un ribasso dello 0,97% su quota €13,46.
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