Per gli analisti le azioni Apple non sono più da comprare nonostante i record storici e la presentazione del nuovo visore VR/AR. Ecco una strategia con i Turbo Certificates di BNP Paribas.
Le azioni Apple hanno toccato un nuovo record storico a 184,95 dollari nella seduta di lunedì, ma per gli analisti il titolo non è più da comprare.
Apple ha presentato il Vision Pro, il nuovo visore di realtà virtuale e aumentata, nel corso della Worldwide Developers Conference. Dopo dieci anni dal lancio di un nuovo prodotto (nel 2014 è stato presentato l’Apple Watch), l’azienda di Cupertino mette sul mercato un dispositivo rivoluzionario che fa concorrenza al visore Quest di Meta Platforms, ma che ha un prezzo quasi triplo (3.499 dollari).
Tuttavia, gli investitori non sembrano troppo entusiasti, forse perché l’impatto sulle azioni di Apple è stato finora limitato. Secondo David Rolfe, un esperto di investimenti, ci vorranno ancora alcuni anni prima che Apple possa sfidare in modo significativo il dominio di Meta nel mercato della realtà virtuale, che detiene attualmente una quota dell’80%.
Inoltre, visto il 38% da inizio anno, il valore delle azioni Apple potrebbe già scontare molte delle novità presentate durante l’evento. Alcuni analisti hanno persino ridotto le valutazioni delle azioni di Apple, sostenendo che il Vision Pro avrà un impatto modesto sulle vendite a breve termine, a causa del suo prezzo elevato e della mancanza di contenuti accattivanti per il pubblico. D.A. Davidson ha abbassato il rating sul titolo del colosso di Cupertino a «neutral» da «buy» tagliando il target price da 193 a 185 dollari, valore record lambito nella seduta di lunedì 5 giugno. Invariato a 180 dollari il fair value calcolato da KeyBanc.
Secondo altri esperti, che il Vision Pro potrebbe diventare un sostituto per TV e monitor, sebbene non sostituirà l’iPhone in termini di popolarità. Nonostante le diverse opinioni degli analisti, Apple è considerata ancora un’azienda di qualità, con una solida base di clienti e buone prospettive di crescita futura.
Vediamo ora una strategia con un Turbo Certificates di BNP Paribas, in base ai livelli di supporto e resistenza secondo l’analisi tecnica.
Analisi tecnica di Apple : strategie operative
Apple ha segnato un nuovo record storico a 184,95 dollari, lasciando sul grafico a candele giornaliere un «bearish engulfing», pattern che spesso compare nei punti di svolta del mercato. Ad avvalorare l’ipotesi di una correzione ci sono però anche altri elementi: in primis, lo sconfinamento in zona di ipercomprato dei principali oscillatori grafici, dopo il test dei nuovi record. La presenza di un gap rialzista nella seduta del 30 maggio potrebbe poi attirare i prezzi verso area 175, per la sua chiusura. Infine, discese sotto area 175, trend line che sale dai minimi di inizio anno, farebbero capitolare i prezzi sui supporti orizzontali a 170 circa ed eventualmente più in basso fino a 163 circa, per un return move sulla trend line tracciata dai top del 2022, superata lo scorso aprile.
Apple, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Sintetizziamo di seguito i livelli da monitorare per la nostra strategia:
Trigger: sotto 178 dollari
Primo target: 170 dollari
Secondo target: 163 dollari
Stop loss: 185 dollari
Apple: strategia short con i Turbo Certificates di Bnp Paribas
Se ipotizziamo una strategia «short» su Apple, occorre attendere la violazione di 178 dollari con stop loss localizzato a 185 e obiettivi a 170 e 163 dollari.
Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Short di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT1OP72 e leva 4,15.
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