Azioni Eni, quanto possono salire con la vendita di un altro 10% di Plenitude?

Claudia Cervi

19 Settembre 2024 - 13:55

Positiva l’indiscrezione della vendita di una ulteriore quota di Plenitude. Ecco perché gli analisti fissano un target price distante il 20% dal prezzo attuale.

Azioni Eni, quanto possono salire con la vendita di un altro 10% di Plenitude?

Azioni Eni, quanto possono salire con la vendita di un altro 10% di Plenitude? Il titolo del colosso energetico torna a crescere, sostenuto da indiscrezioni di stampa secondo cui si prepara a cedere una ulteriore quota di Plenitude. Gli analisti di Equita Sim valutano positivamente il possibile ingresso di un nuovo socio, accanto a Eip, con effetti positivi sul prezzo di Eni. Oltre a Equita Sim, anche Intesa Sanpaolo ha alzato il target price sul titolo a 17,50 euro, con un upside potenziale del 20%.

La cessione del 10% di Plenitude potrebbe coinvolgere diversi fondi tra cui Apollo Capital Management, HitecVision e Trilantic Europe. Attualmente, Eni valuta la sua controllata nel settore delle energie rinnovabili 10 miliardi di euro, cifra identica a quella stabilita nei mesi scorsi quando vendette il 7,6% della società al fondo svizzero Energy Infrastructure Partners. Nel 2024 l’Ebitda di Plenitude dovrebbe salire a 1 miliardo di euro dai 930 milioni del 2023 per poi raggiungere un target di 2 miliardi nel 2027 «grazie all’incremento della capacità produttiva sulle rinnovabili e alla rete di ricarica».

L’operazione potrebbe accelerare la transizione energetica e rafforzare la posizione di mercato di Eni. Inoltre, la vendita della quota permetterebbe di ridurre l’indebitamento dal 32% del secondo trimestre di quest’anno al 20% entro il 2027, secondo Mediobanca Securities.

Eni: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit

Eni si è risvegliata dal torpore e, con un allungo superiore al 4% nell’ultima ottava, sembra pronta ad attaccare i primi ostacoli a 14,90 euro. Una vittoria su questo limite, massimi estivi e base del gap del 17 maggio, sarebbe lecito sperare nel test di area 15,20-15,30, preludio a un ritorno sui massimi del 2023 e 2024 a 15,80. Oltre questa resistenza, via libera oltre i 16 euro. Sul fronte dei supporti, area 14 continua a rappresentare uno spartiacque tra uno scenario neutrale/rialzista e uno correttivo. Discese sotto 13,70 euro spianerebbero infatti la strada verso i 13 euro almeno.

Grafico giornaliero azioni ENI Grafico giornaliero azioni ENI Fonte Baha

Per operare long su Eni potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HC5GUA2. Il certificato ha come sottostante Eni e presenta una barriera distante attualmente il 14,49%.

Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HC9KHV9, avente una barriera distante il 15,81% come sottostante Eni.

Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.

I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.

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